Ivano Mari ha intervistato nel pomeriggio ad Amelia, l’ex amministratore unico della Ternana che parla per la prima volta dopo la cessione della società.
“Non è facile fare calcio a Terni – ha detto fra l’altro Longarini – quindi, chi lo fa, lo fa veramente con passione e ha bisogno, nell’interesse dei colori rossoverdi e della Ternana, di tutto l’appoggio possibile da parte della comunità. Quindi, seppellite tutti l’ascia di guerra, stategli vicino, dategli una mano, e quindi fate in modo di essere, come avevo chiesto per me, la benzina per questo loro progetto”.
Parlando della sua avventura alla guida della Ternana, Longarini ha detto:”quando sono partito per un progetto senza programmarlo, ma per necessità, per l’arresto dell’allora amministratore unico, Francesco Zadotti, sono partito con tanto entusiasmo poi mi sono reso conto che fare calcio a Terni è molto, molto difficile, anche se io ho sbagliato tantissime cose e me ne assumo tutte le responsabilità, ho sbagliato tante scelte, tante uscite, tanti approcci e degli errori te ne rendi conto dopo che li hai fatti.
Quello che mi ha fatto disamorare – ha detto ancora Longarini – è che a Terni si dà tutto per scontato. Io sono d’accordo che la Ternana è dei ternani ma bisogna comportarsi anche in una certa maniera perché sennò si dà tutto per scontato. Dopo l’uscita che ho fatto a maggio forse tanta gente si è resa conto del rischio che si corre nel far disamorare un imprenditore”.
“La mia famiglia – ha aggiunto Longarini – fa parte del passato, il tempo è sempre galantuomo e alla fine chi sa come sono andate le cose può tirare un bilancio; sono sicuro che tanti sono insoddisfatti del lavoro che abbiamo fatto, io sono contento di aver lasciato la squadra in B, con una salvezza che sa del miracoloso, con i conti in ordine, con una certa proprietà di linguaggio e che non ho mai denunciato nessuno nonostante me ne hanno dette di tutti i colori.Quello che mi ha fatto disamorare è che nessuno , qui, ti aiuta”.
“Quest’anno abbiamo toccato il fondo quando una parte della città ha tifato contro. Se la Ternana è dei ternani non devi tifare contro. E se noi a gennaio non avessimo fatto uno sforzo sovrumano, non ci saremmo salvati.Le scelte sbagliate di questa estate le ho pagate io, non le ho fatte pagare a nessuno. Se poi qualcuno si mette in testa che si doveva retrocedere perché così io andassi via, non si fa il bene della Ternana. Si fa il bene di un gruppetto che acquisisce potere ma poi si rischia di retrocedere”.
“Resterò tifosissimo della Ternana” , ha concluso Simone Longarini.