“Beh, intanto la nostra è l’unica lista che contiene la parola Sinistra e che ha una colorazione evidente: rossa”. Così com’è altrettanto evidente l’ abbraccio della questione ambientale e quindi dello sviluppo economico legato ad un’ “economia green, circolare”. Riccardo Luna è uno dei candidati ternani, con Veronica Contessa e Roberto Galeazzi, della lista “Sinistra civica verde” alle prossime elezioni regionali, lista che appoggia la candidatura a presidente di Vincenzo Bianconi. Si sono presentati alla cittadinanza per farsi conoscere e far conoscere le loro idee e proposte.
“Rappresentiamo una cultura di sinistra che ora è pure di governo”, comincia Luna. L’idea è quella dell’aggregazione delle varie sfaccettature della sinistra in uno spazio politico ampio e che comprenda elementi civici. “Lo abbiamo proposto per primi più di un mese e mezzo fa” considerando questo come il modo di rilanciare un regionalismo nuovo seppur legato alla tradizione della sinistra che il regionalismo lo ha fortemente voluto mezzo secolo fa. Un regionalismo che trovi linfa vitale nella collaborazione tra gruppi sociali regionale e locali, nel coinvolgimento delle giovani generazioni, che promuova la partecipazione, che si basi su nuove modalità. Alla ricerca di un modello di sviluppo che travalichi quello che si basa sul manifatturiero, il pubblico e l’edilizia, che vogliamo certo mantenere, ma che proponga novità capaci di far sviluppare la creatività, la preparazione culturale e tecnica, la progettualità. Un rinnovamento – argomenta Luna – profondo, insomma, che parta da una forte discontinuità, anche in chi è chiamato ad attuarlo. Se ci si ci lamenta che in alcuni casi si sono proposte facce troppo viste la soluzione è semplice- provoca – basta non votare per quei candidati”. Luna, presidente regionale dell’associazione Borghi più belli d’Italia, non può non proporre uno sviluppo legato anche al recupero, alla valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici dell’Umbria, e arriva a suggerire l’istituzione di un’Università Verde che prepari le figure professionali necessarie a sostenere un’attività economica che si basi sulle bellezze umbre occasione di sviluppo economico.
Economia green, appunto; innovazione; ma anche solidarietà, politica intesa come servizio specie per chi : “C’è un’Umbria che lotta ogni giorno per i propri diritti che non è ascoltata abbastanza. E lei, Veronica, di solidarietà e di azioni da compiere in difesa dei più deboli ne sa abbastanza: due anni in Mozambico, poi a Nairobi, poi alla periferia di Lima in Perù ed ora da due anni a Terni impegnata nel circolo Arci “Accademia del Tempo Libero”, ma che di tempo libero agli operatori ne lascia poco, visto che sono molte le attività a favore di chi è in difficoltà, di chi è preda delle nuove povertà, degli immigrati in cerca di integrazione. ”Ripartiamo dal basso, dalle persone, agendo in sintonia, valorizzando la comune matrice culturale”.
Ce la farà una sinistra ormai proverbialmente litigiosa? “Mettendo da parte un pochino di personalismo possiamo stare tutti insieme” è convinta Veronica Contessa.
Anche perché, al momento, “c’è da fermare questa ondata di destra”, interviene Roberto Galeazzi. Lui è amministratore al Comune di Arrone, conosce quali meccanismi si innescano in chi s’aspetta risposte da chi governa e invece non le trova. E’ quindi da qui che bisogna ripartire. Dal riuscire a infondere di nuovo fiducia nella gente che vuole veder risolti i suoi problemi, con una Regione che torni a svolgere con pienezza tutti i suoi compiti di coordinamento e di legislatore, che sia capace di dare input ai sindaci , ai Comuni. Che valorizzi i territori. Tutti.
Ma un sistema elettorale come quello umbro, con un unico collegio, è in grado di ascoltare la voce dei singoli territori, di evitare che emergano prepotentemente le aree politicamente più pesanti? “Certo è che una delle questioni principali è proprio quella di rivederla questa legge elettorale”.
Sinistra Civica Verde su questo concorda.