“Sono 28, in 10 regioni italiane, le aree che hanno portato la Commissione Ue a deferire il nostro paese alla Corte di giustizia a causa dei ‘persistenti elevati livelli’ di PM10 nell’aria”.
La conferma viene dal portavoce del Movimento 5 Stelle al parlamento europeo, Piernicola Pedicini.
La notizia era della settimana scorsa quando era trapelato che il nostro Paese, insieme a Ungheria e Romania, veniva chiamato in causa per le eccessive concentrazioni di PM10 mentre Gran Bretagna, Germania e Francia venivano messe sotto accusa per l’alto livello di biossido di azoto (No2).
Fra le 28 aree segnalate – rivela Pedicini – figura, per quanto l’Umbria, la Conca Ternana.
Le altre zone dove si registra la più altra concentrazione di smog sono: in Lombardia (Milano, Bergamo, Brescia); in Piemonte (la zona di Torino); in Veneto (le città di Padova, Vicenza, Verona, Venezia e Treviso); in Toscana ( le zone di Prato, Pistoia e Lucca); nel Lazio (Roma); in Campania (le aree di Napoli, Caserta e Benevento); in Sicilia (l’area di Palermo); in Puglia (Bari):
I dati sono riferiti al 2016.