Sono oltre un milione i fulmini che si abbattono ogni anno sull’Italia uccidendo in media 20 persone all’anno.
È di oggi la notizia di un motociclista deceduto oggi in Salento, colpito da un fulmine mentre viaggiava in motocicletta. Romano, 42 anni, era in vacanza.
È di ieri invece la notizia di un 15enne colpito da un fulmine sui monti della Laga, in località Coppo di Crognaleto in provincia di Teramo. Il giovane è stato sorpreso da un violento temporale mentre stava passeggiando in una radura insieme al padre. È gravissimo. Prima è stato trasportato a L’Aquila, poi al Bambino Gesù di Roma.
“I fulmini sono in aumento e sono legati alla formazione dei cosiddetti temporali autorigeneranti, che tendono a permanere su una stessa zona anche per diverse ore – ha detto il fisico dell’atmosfera Teodoro Georgiadis, dell’Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ibimet-Cnr) – La loro formazione è dovuta alla forte evaporazione dei mari, che è sempre maggiore: le masse d’aria cariche di umidità salgono in quota, e assieme alle temperature superficiali fanno da innesco a questi fenomeni”.
I fulmini, oltre alle vittime, causano ogni anno molti feriti. I danni che può provocare la scossa elettrica sono i più svariati: secondo un gruppo americano di supporto ai sopravvissuti da scosse elettriche, si passa dalla perdita di abilità nella scrittura e nella lettura, a dolori, mal di testa, perdita dell’udito da un orecchio, stanchezza, depressione, nausea, perdita della memoria di breve termine, insonnia, paralisi completa, bruciature sul corpo, neuropatia e problemi digestivi.