Assolto con formula piena “per non aver commesso il fatto” dall’accusa dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere di Sonia Marra, la giovane studentessa pugliese, sparita dalla sua abitazione di Perugia, la notte fra il 16 e il 17 dicembre del 2006. Così, Umberto Bindella, l’unico indagato per la sparizione di Sonia Marra, esce di scena. Per lui finisce un incubo giacché si è sempre proclamato innocente.
La Pubblica accusa aveva chiesto 24 anni di reclusione.
A Bindella gli inquirenti arrivarono attraverso la consultazione dei tabulati telefonici. Emerse che i due si conoscevano e si frequentavano. Secondo l’accusa era molto più di un’amicizia ed è stato anche ipotizzato che la Marra potesse essere stata uccisa perché incinta.
Bindella, invece, ha sempre affermato che fra lui e la ragazza esisteva solo un legame di amicizia perché frequentavano gli stessi ambienti.
Assolto anche Fabio Galluccio, amico della vittima, accusato di favoreggiamento nell’occultamente del cadavere della Marra.
All’epoca dei fatti Sonia Marra aveva 25 anni. Della sua vicenda si è occupata più volte la trasmissione “Chi l’ha visto?”.
Sulla sua fine, dunque, resta il mistero. Anche se nessuno, dopo tutti questi anni, spera più di ritrovarla viva da qualche parte.