Valanga di polemiche in seguito a un post scritto da una dottoressa della nostra USL2, in servizio presso l’ospedale di Spoleto. Il post pubblicato è stato su un gruppo Facebook di medici ed è diventato un caso nazionale dopo che è stato pubblicato su Il Messaggero e rilanciato in rete da Selvaggia Lucarelli
“Non esistono diritti umani per quattro negracci che ci invadono e arrivano con Nike e tute firmate e trippe piene, so con la scabbia ma chissà per quali violenze perpetuate.Solo un errore viene ad ora commesso:andrebbero annegati a largo. Io credo – è scritto ancora nel post – che i diritti umani siano quelli dei poveri anziani abbandonati o , vuoi parlare di africani, quei poveri bambini che muoiono di fame davvero, denutriti , cachettici.”
In serata la dottoressa in questione si è difesa assicurando:”quel post non l’ho scritto io.”
In riferimento al contenuto del post, il suo legale ha precisato “che è l’opposto di ciò che lei pensa.Sono cose che non ha mai messo in pratica nei diversi anni nei quali frequenta le corsie del pronto soccorso dove ha sempre fornito assistenza indistintamente a tutti.E’ dispiaciuta per quanto successo ma ora è anche provata per le minacce ricevute.E’ poi preoccupata – ha concluso l’avvocato Budelli – per le conseguenze che questo può avere sul suo lavoro, avendo un contratto a termine con la USL.”
Prima della smentita arrivata dal legale della dottoressa c’era stata una pioggia di critiche, dall’assessore alla sanità Barberini all’ordine dei medici della provincia di Perugia.
La USL Umbria 2 ha inviato “una richiesta di chiarimenti” alla dottoressa aprendo un procedimento disciplinare nei suoi confronti, come ha specificato il direttore generale Imolo Fiaschini.