“Presente al Festival dei Due Mondi nelle vesti di interprete, regista e drammaturgo, con lo spettacolo La sirena, il riconoscimento va alla sua versatilità, alla sua bravura interpretativa, al suo carisma”– si legge nelle motivazioni della giuria, presieduta dal Direttore del Festival Giorgio Ferrara e composta dal Sindaco di Spoleto e Presidente della Fondazione Festival dei Due Mondi, Umberto De Augustinis, e dai promotori del premio, Maria Flora e Zefferino Monini.
“Attore italiano tra i più amati, – continuano le motivazioni ufficiali – dopo aver esordito nei primi anni ottanta come attore di teatro con i registi Ronconi, Mattolini e Sequi, Luca Zingaretti ha continuato ad alternare alla carriera teatrale quella cinematografica e televisiva, raggiungendo grandissimo successo di pubblico e critica. Oltre ad aver preso parte al cast di numerosi film di successo, ha saputo interpretare con sicura tecnica recitativa ruoli molto impegnati sia per il cinema che per la televisione, prestando il volto a personaggi realmente esistiti, da Pietro Nenni a Giorgio Perlasca, da Paolo Borsellino ad Adriano Olivetti, fino a Don Pino Puglisi”.
La cerimonia, causa Covid, si è svolta in forma strettamente privata sulla storica terrazza di Casa Menotti che conserva tutti gli arredi originali del salotto del Maestro che qui riceveva e teneva i suoi celebri aperitivi con le tante star internazionali del Festival da lui creato. Come vuole la tradizione, Luca Zingaretti si è affacciato alla finestra di Casa Menotti per la foto di rito e il suo ritratto andrà ad arricchire la galleria di grandi protagonisti dello spettacolo emuli del saluto affettuoso che Menotti riservava al pubblico su Piazza del Duomo.
“Ammiro molto Zingaretti per tutto il suo percorso professionale soprattutto teatrale e per l’intensità con cui ha saputo rendere la figura di grandi imprenditori e protagonisti della nostra storia. Naturalmente amo moltissimo anche il “suo” commissario Montalbano ed è stata una grande emozione vederlo affacciarsi per una volta da una finestra su Spoleto anziché dalla famosa verandina di Marinella” ha commentato Maria Flora Monini. “Il suo volto non poteva mancare nella galleria dei “Ritratti alla Finestra”, realizzati in occasione del Premio dal 2010 e oggi in mostra a Casa Menotti”.
Nella stessa giornata di sabato 29 agosto è stato assegnato anche il Premio Speciale giovani “Una Finestra sui Due Mondi” che ha premiato la soprano casertana Rosa Feola, applaudita interprete del Concerto finale in Piazza Duomo, diretta dal Maestro Riccardo Muti e al fianco dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini.
Il riconoscimento a Rosa Feola, si legge nelle motivazioni “va alla sua determinazione, alle sue eccellenti capacità tecniche e alle sue spiccate doti espressive che la rendono una ambasciatrice nel mondo del più amato patrimonio operistico italiano. Giovane talento, ma già stella internazionale della lirica, il soprano di origini campane Rosa Feola fa già parlare di sé in tutto il mondo. Conquistatasi l’attenzione internazionale vincendo il Concorso Operalia 2010 presieduto da Placido Domingo, tenutosi alla Scala di Milano, sta collezionando importanti successi ed entusiastici consensi di pubblico e di critica. La contraddistinguono eleganza scenica e una voce perfetta nell’incarnare sia le figure più brillanti del melodramma, che quelle tragiche. Le sue doti interpretative sono senza dubbio costruite nella perfezione grazie a uno studio serio, costante e approfondito nel tempo. Diretta dai più importanti maestri e registi, ha al suo attivo partecipazioni con le orchestre più prestigiose. L’attività internazionale la vede prendere parte a produzioni nei teatri di Zurigo, Monaco, Pechino, Salisburgo, Chicago, New York, Washington, Barcellona, Berlino, Londra, Madrid”.
Anche Rosa Feola ha posato per l’immancabile Ritratto alla finestra e Maria Flora Monini ha voluto ricordare le motivazioni di questo particolare riconoscimento: “Il Premio Speciale giovani vuole offrire una ribalta a talenti già di grande levatura artistica, favorendone l’affermazione e incoraggiandone la crescita professionale. Rosa Feola riceve oggi il nostro Premio non solo per le sue grandi doti, ma come simbolo della grande scuola italiana operistico-musicale”.