Una veglia di raccoglimento è stata promossa per giovedì sera, alle ore 21, nella chiesa evangelica e metodista di Terni, dall’associazione ESEDOMANI TERNI, per commemorare le vittime della strage di Orlando.
“Abbiamo appreso la notizia della strage di Orlando con sgomento e profonda tristezza.
Il nostro pensiero va ai fratelli e alle sorelle LGBT vittime di questo barbaro atto terroristico.
Siamo vicini al lutto dei loro familiari e speriamo che i sopravvissuti alla mattanza possano trovare presto conforto nel corpo e nello spirito.
Al pari loro – si legge in una nota della associazione – siamo feriti nell’anima perché è un gesto che offende la nostra libertà e il senso di umanità che dovrebbe appartenere a tutte le persone civili di questo mondo.
L’Associazione Esedomani Terni, in collaborazione con Agedo Terni, organizza per giovedì 16 giugno alle ore 21 una veglia di raccoglimento a cui tutta la cittadinanza è invitata a partecipare, presso la Chiesa Evangelica e Metodista di Terni (via della Vittoria, 10) che ringraziamo per la gentile ospitalità.
Ribadiamo con forza – conclude il comunicato di ESEDOMANI TERNI – il nostro più assoluto rifiuto ad ogni forma d’omofobia, di violenza, di terrorismo, di fascismo e di fanatismo che voglia imporre un modello unico e una visione antropologica dogmatica e antiquata.
Non lasceremo mai che qualcuno possa condizionare i nostri corpi, i nostri amori, le nostre vite.
Nel mese del pride, ora più che mai, siamo orgogliosi di essere ciò che siamo: gay, lesbiche, bisessuali, transessuali…
Tutti noi siamo Orlando”.
Una veglia e una fiaccolata si sono tenute questa sera, a Perugia, in piazza della Repubblica. tantissime le persone che hanno partecipato alla manifestazione organizzata da OMPHALOS e Arci Gay.
«Vogliamo esprimere il nostro cordoglio e la nostra vicinanza alla comunità omosessuale di Orlando e a tutti i familiari e gli amici delle vittime brutalmente assassinate in questa orribile strage – commentano Patrizia Stefani e Emidio Albertini, co-presidenti di Omphalos – tutti noi siamo profondamente colpiti per un atto di odio e di omofobia che deve farci riflettere su quanta strada c’è ancora da fare verso la tolleranza e il rispetto di ciò che consideriamo differente da noi. L’orientamento sessuale e l’identità di genere, così come la religione, il sesso, l’etnia, la disabilità non possono e non devono essere motivo di odio e di discriminazione.»