“Quella cabina aveva problemi da un mese o un mese e mezzo” e per cercare di risolverli sono stati effettuati “almeno due interventi tecnici . La preoccupazione era il blocco della funivia. Stavamo studiando quale poteva essere la soluzione per risolvere il problema”
Ad ammetterlo durante l’ interrogatorio di ieri sera, come apprende l’ ANSA, è stato Gabriele Tadini, il capo servizio responsabile del funzionamento della Funivia del Mottarone fermato nella notte per l’ incidente che, come sappiamo, è costato la vita a 14 persone.
Intanto un secondo forchettone è stato ritrovato questa mattina nella zona dell’incidente. Un ulteriore elemento per le indagini in corso.
Le uniche note che aprono alla speranza riguardano le condizioni dell’unico sopravvissuto, il piccolo Eitan di 5 anni che, nell’incidente di domenica, ha perso i genitori , i nonni e un fratellino più piccolo di 2 anni.
Anche se i medici che lo hanno in cura mantengono una comprensibile prudenza.
“Eitan – dicono i medici del Regina Margherita di Torino – non è ancora completamente cosciente. Si procede con un risveglio lento, visto che le sue condizioni sono ancora critiche”.
Comunque il bambino è stato estubato, respira da solo e ha anche riaperto gli occhi.