È ancora “buio assoluto” sulla scomparsa di Andrea Prospero, studente d’informatica all’Università di Perugia, 24 anni , originario di Lanciano (Chieti), allontanatosi dalla sua residenza perugina nel pomeriggio del 24 gennaio senza dire nulla, nemmeno un biglietto, facendo perdere le sue tracce. Le ricerche nelle quali sono impegnati vigili del fuoco e squadre interforze hanno finora dato esito negativo.
Per coordinare le operazioni è stato attivato un Centro di coordinamento ricerche in Prefettura mentre la Procura ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato.
In particolare viene setacciata l’area a ridosso del centro storico di Perugia. I vigili del fuoco hanno anche attivato il sistema di geolocalizzazione “Life keeper”, una strumentazione che utilizza il drone come ripetitore per le celle telefoniche. Il cellulare dello studente risulterebbe però non attivo.
Nei giorni scorsi nel tavolo in Prefettura è stato concordato con i familiari del giovane di diffondere la foto identificativa.
Andrea Prospero è nato a Lanciano il 20 ottobre del 2005, è alto 1 metro e 70 centimetri, di corporatura esile, carnagione chiara, capelli neri, corti, occhi castani. Di solito veste con pantaloni di una tuta e felpa, indossa un piumino di colore scuro ed uno zaino blu.
AGGIORNAMENTO
Il cadavere di un uomo è stato rinvenuto nel pomeriggio in un locale del centro di Perugia.
Sono in corso accertamenti ma è molto probabile, anzi è certo, si tratti di Andrea Prospero.
Il corpo è stato trovato all’interno di un piccolo appartamento che il giovane di recente aveva preso in affitto. Ufficialmente risiedeva in un ostello.
Sarà l’autopsia disposta dalla Procura di Perugia a chiarire le cause del decesso.
IL CORDOGLIO
La presidente della Regione Stefania Proietti, a nome personale e dell’amministrazione regionale, esprime incommensurabile dolore per la morte di Andrea Prospero, il giovane studente di 19 anni, abruzzese, scomparso a Perugia lo scorso venerdì mattina.
“Questo tragico epilogo – ha detto la presidente – ci lascia sgomenti e infinitamente addolorati. Subito dopo la sua scomparsa abbiamo attivato, su istanza del prefetto di Perugia Armando Gradone, tutta la protezione civile regionale, insieme alle altre forze dell’ordine e di polizia, nelle indagini in tutta la città. Sei giorni di ricerche senza sosta con tutti i mezzi, compresi droni e unità cinofile, seguendo ogni traccia da quando le telecamere dell’ostello di via Bontempi lo hanno ripreso per l’ultima volta.
Di fronte a un gesto così estremo non ci resta che stringerci accanto alla famiglia, alla sorella e al fratello, ai genitori, e a tutta la comunità studentesca perugina. Nei giorni scorsi avevo sentito la sorella Anna manifestando la totale assoluta vicinanza dell’amministrazione regionale e di tutta la comunità umbra. Oggi sprofondiamo tutti nel dolore perché Andrea era un nostro figlio, un nostro fratello, e non possiamo immaginare quanto abbia sofferto. Possiamo solo agire, da subito con più vigore e forza, per stare vicini ai nostri ragazzi di cui troppo spesso non riusciamo a percepire la profonda sofferenza e solitudine. A nome mio della giunta e di tutta l’amministrazione regionale, in particolar modo del corpo e dei volontari della protezione civile, ci stringiamo con tutto il nostro affetto e cordoglio alla famiglia di Andrea”.
Anche l’assessore regionale alle politiche giovanili Fabio Barcaioli esprime profondo cordoglio per la tragica scomparsa: “In questo terribile momento, siamo vicini al dolore della famiglia e degli amici. Questa tragedia richiama con urgenza la necessità di rafforzare le politiche di ascolto e sostegno per i giovani, affinché nessuno si senta mai solo di fronte alle proprie fragilità. Che il ricordo di Andrea possa essere custodito con amore da tutti”.