La lotta all’evasione fiscale e contributiva da parte dei comuni non produce risultati a Terni e nel resto dell’Umbria.
Secondo uno studio elaborato dal Servizio Politiche Territoriali della UIL, l’ Umbria ne esce proprio male in quanto tutti i Comuni messi insieme hanno incassato solo 19.080 euro. L’anno precedente gli introiti erano stati di 48.849 euro. In realtà tra tutti i 92 Comuni umbri solo 4 hanno avuto introiti di compartecipazione dalla lotta all’evasione. Si tratta di Perugia con 6.041,41 euro, San Giustino con 11.991,93, Tuoro sul Trasimeno con 503,57 e Orvieto con 544 euro. Terni ha recuperato zero e raccolto zero, nel 2018. Non che fosse andata granché meglio nel 2017 quando furono recuperate 100 euro e nel 2016 quando la lotta all’evasione da parte di Palazzo Spada produsse 515 euro.
Anche Perugia va male. Nel 2017 aveva recuperato dall’evasione 7 mila 75 euro. Nel 2018 ancora meno: 6 mila 41 euro.
Dati commentati dal segretario provinciale della UIL, Gino Venturi: “nel complesso – sottolinea Venturi – emergono dall’analisi risultati alquanto deludenti, se si paragonano agli alti tassi di evasione fiscale e di irregolarità lavorativa nel nostro Paese, che secondo gli ultimi dati ammontano ad oltre 108 miliardi di euro. E’ un problema certo di volontà politica ma accorre anche intervenire con una diversa e più adeguata organizzazione degli apparati comunali” .