C’era tanta gente nel pomeriggio a rendere l’estremo saluto a Monica Gaetini: dai vertici alle maestranze dell’azienda di cui era dipendente, la Cosp, ai ragazzi della curva con cui condivideva la sua passione per le Fere e agli amici della Pachanga, scuola di ballo diretta da Fernando Bum Bum, che alla fine della cerimonia funebre, svoltasi nella chiesa del cimitero di Terni, hanno intonato la canzone ” Monica “, la preferita dalla ragazza che ha lasciato nel dolore anche tanti amici di Edoardo, il figlio, e di quelli dei familiari presenti alle esequie.
A tracciarne il ricordo sono stati proprio Fernando e la moglie, Michela, che hanno evidenziato la solarità, la gioia di vivere, la spontaneità e quella capacità di entrare nella simpatia della gente di Monica.
A prendere la parola per prima, subito dopo la cerimonia funebre, è stata proprio l’insegnante di ballo, Michela.
” Monica amava il ballo, la Ternana, il suo partito, il partito comunista, ma soprattutto gli ultimi. Lei era sempre in prima linea, era una cittadina del mondo che basava la sua esistenza sull’uguaglianza e sul rispetto. Ci vorrebbero tante Monica in questo mondo”.
Fernando Bum Bum, il maestro, ha raccontato soprattutto del viaggio di Monica insieme al gruppo de” La Pachanga ” in Angola dove in breve tempo Monica era diventata l’amica di tutti proprio per la sua spontaneità, simpatia e generosità.
Alla fine dell’intervento del maestro e dopo l’intonazione della sua canzone preferita il carro funebre con il feretro di Monica è passato davanti ad uno striscione dei ragazzi della Curva in cui c’era scritto ” Buona trasferta amica nostra ” ed in mezzo alle bandiere del Partito comunista, partito a cui ha dedicato la sua esistenza, allontanandosi dal cimitero di Terni.
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