Lo aveva detto qualche domenica fa nel salotto di Fabio Fazio, dove era ospite. E’ stata l’ultima cosa che ha detto, prima di salutare, l’ex presidente del consiglio, Matteo Renzi e cioè che entro il 30 dicembre 2017 sarebbe stata pubblicata la graduatoria dei beni culturali per i quali il governo aveva stanziato 150 milioni di euro per il loro recupero. Sono state circa 8 mila le segnalazioni pervenute da tutta Italia per un totale di circa 140 mila mail inviate all’indirizzo di posta elettronica e una apposita commissione, dopo aver letto tutte le segnalazioni ha stabilito che fossero solo 273 i beni culturali che potevano accedere a un finanziamento.
Purtroppo fra i 273 beni selezionati non vi è il Teatro Verdi di Terni per il quale erano stato raccolte circa 2 mila firme in calce a una petizione. Non ha nascosto la sua delusione Michele Rossi (Terni Città Futura) che aveva avuto l’intuizione di scrivere a “[email protected]”.
“Amarezza – scrive in un post sul suo profilo facebook, Michele Rossi – nel constatare l’assenza di Terni e nel leggere nell elenco dei beni culturali umbri di alcuni sicuramente meritevoli di aiuto ma oggettivamente meno significativi del nostro Teatro cittadino. L’ennesimo smacco per la città e forse anche per la sua classe politica.Sappiamo che il Teatro Verdi per la sua riapertura necessita di ben altre somme economiche ma certamente un aiuto governativo avrebbe rappresentato un segnale di attenzione oltre che un incentivo a fare in fretta e a fare bene.”
Se il Teatro Verdi è rimasto fuori, non così è stato per altri beni culturali umbri:
“Affresco Beata Vergine Maria sotto l’invocazione della Santissima Concezione”, Massa Martana, assegnati 21 mila euro.
TraMe 3D Finestre digitali 3D tra Museo e Territorio per raccontare le eredità culturali del Lago Trasimeno , Castiglione del Lago , 152 mila euro.
Chiesa Santa Maria dei Laici detta dei Bianchi, Gubbio, 156 mila euro,
Museo dell’Infiorata di Spello, Spello, 195 mila euro.
Castrum di San Nicolò di Celle, Deruta , 200 mila euro.
Il Castello e le Fonti, Sant’Anatolia di Narco, 250 mila euro.
Tempio della Consolazione, Todi , 290 mila euro.
Santuario della Madonna della Stella, Cascia, 380 mila euro.
Ex convento di San Francesco, Montone, 600 mila euro.
Complesso conventuale Santa Maria delle Grazie, San Gemini, 794 mila euro.
Teatro di Palazzo, Narni, 1 milione 600 mila euro. Che risulta il bene maggiormente finanziato in Umbria e tra quelli che hanno goduto del più alto finanziamento in generale (tetto massimo 2 milioni di euro).
Nella lista non mancano gli strafalcioni per cui è lecito domandarsi da chi era composta questa commissione che solo 15 giorni fa ha concluso i suoi lavori con la definizione della lista dei Beni da finanziare.
A Terni , ad esempio, è stata assegnata una nuova targa , TN in luogo della tradizionale TR
Mercatello sul Metauro che si trova in provincia di Pesaro è stato spostato dalle Marche all’Umbria.
E queste sono le “chicche” che abbiamo scoperto scorrendo in velocità l’elenco dei Beni assegnatari dei fondi del Ministero, solo per quel che riguarda l’Umbria.