Il viso è stanco e deluso, Bandecchi maschera dietro il suo solito sorriso un comprensibile sconforto dovuto alla prestazione bruttissima della Ternana a Pisa. L’ultima di una serie di prestazioni “deprimenti” che non poteva passare sotto silenzio soprattutto se hai in mente grandi cose.
“A Lucarelli gli voglio anche bene – dice in un video Instagram il presidente della Ternana – direi che negli anni è anche diventato un amico perché è una persona vera e di cuore però la vita è fatta di risultati, di fatti, di tante situazioni che vanno messe tutte insieme. Rischiamo di essere molto distanti dal primo e dal secondo posto e rischiamo di essere scavalcati da diverse squadre e potremmo trovarci noni, ottavi o anche settimi, sinceramente non è la situazione migliore e ideale. Nelle ultime 5 partite abbiamo fatto 3 punti, è una media da retrocessione. Ci sono state tante situazioni che non mi sono piaciute, le partite non sono andate come dovevano andare, non abbiamo mai fatto più di un tempo nella maniera giusta”.
I LIMITI
La stoccata ulteriore diretta a Lucarelli non si fa attendere. “Evidentemente ognuno di noi ha i propri limiti (Lucarelli ndr) e ognuno di noi ha le proprie scelte (Bandecchi, ndr), non è che tutti possiamo condividere le stesse scelte. Sinceramente – afferma ancora il nr.1 rossoverde – non credo che i risultati fino ad oggi ottenuti siano all’altezza di ciò che ci meritiamo. Lucarelli non morirà di fame perché ha un contratto con me fino al 2025 e questo dimostra che avevo grandi intenzioni per quanto riguardava il futuro tecnico della Ternana. Però con franchezza bisogna poi vedere i risultati e i fatti e per quanto mi riguarda , fatti e risultati, ad oggi, non danno ragione al nostro allenatore. Ora c’è bisogno di un momento di grande riflessione e credo che questa riflessione la faremo senza avere in panchina Lucarelli. Male che vada nelle prossime 5 partite faremo 0 punti ma 0 o 3 si retrocede ugualmente”.
E comunque, “certe decisioni se un uomo ha le palle – conclude Bandecchi – le deve prendere”.