Lo ha dichiarato il patron Stefano Bandecchi in una intervista rilasciata a Radio Cusano. L’ex tecnico della Primavera, quindi, da oggi al lavoro anche se la preparazione riprenderà dalla giornata di domani. Non è ancora chiaro se la ripresa della preparazione avverrò a Terni o in altra località dove la squadra andrà presumibilmente in ritiro. Non è escluso che la località scelta possa essere nelle vicinanze di Cesena dove domenica alle 17,30 la formazione giocherà contro la squadra di Castori.
Ad affiancare Mariani nella guida della squadra dovrebbero esserci i preparatore atletico Luigi Garofalo, il preparatore dei portieri, Paolo Foti, ed il secondo che sarà Roberto Borrello oltre al collaboratore Danilo Giovannelli.
Domani mattina, mercoledì, primo allenamento all’Antistadio e poi presentazione del mister in sala stampa. Nel pomeriggio, invece, partenza per il ritiro di Milano Marittima per preparare al meglio la partita e, soprattutto, e per approfondire il grado di conoscenza tra tecnico e giocatori.
LO STRALCIO DELL’INTERVISTA A RADIO CUSANO DI STEFANO BANDECCHI
L’intervista con Stefano Bandecchi inizia con la spiegazione dei motivi per cui Sandro Pochesci è stato esonerato, inizando dai modi con CUI il tecnico ha rilasciato la sua intervista a Sky, passando poi agli aspetti tecnici.
“……. Ritengo che il manico è l’elemento fondamentale di ogni cosa e in questo caso il manico si chiama Sandro Pochesci. Pochesci ha avuto la possibilità di realizzare la squadra, di chiedere calciatori, ha avuto la possibilità di allenare come e quando voleva. Ma ad oggi i risultati ci fanno essere terzultimi. La partita di ieri è stata oscena per tutto il primo tempo, poi nel secondo tempo c’è stata una reazione dovuta alla qualità dei calciatori che abbiamo in rosa, ma si è trattato di prestazioni individuali. Quindi doveva essere fatta una scelta che, mi permetterei di dire, forse avrei dovuto fare 6-7 partite fa”.
Una delle considerazioni sull’esonero è la tempistica con cui è avvenuto perchè, come si è spesso detto, se lo stesso fosse avvenuto prima della sosta il nuovo allenatore avrebbe avuto l’opportunità di allestire la rosa con gli elementi che avrebbe ritenuto più adatti alla sua idea di gioco e avrebbe potuto impostare la preparazione secondo le proprie concenzioni.
“….. A quel tempo vidi l’umore dei calciatori, parlai con Luca Evangelisti, con il Presidente Stefano Ranucci e con Pochesci. Arrivai alla conclusione che si poteva e si doveva fare un altro tentativo, anche se già a quel tempo alcune situazioni non mi erano piaciute. Ci sono stati molti episodi che non hanno niente a che vedere con il campo sportivo, con l’erba verde e con la realtà calcistica. E sono queste le cose che hanno sciupato il progetto piano piano”.
Nell’intervista a Radio Cusano, poi, Bandecchi parla dei suoi rapporti con l’ex tecnico rossoverde toccando anche l’aspetto umano, quello che va aldilà delle vicende calcistiche.
“Il mio rapporto con Pochesci è sicuramente rimasto integro, perchè io so scindere l’uomo dal personaggio. In questo momento il rapporto tra noi è conflittuale, dato che Pochesci pensa che evidentemente io gli ho fatto un torto. Sta di fatto che se Pochesci uscisse per tre secondi dal brutto personaggio che si è disegnato addosso, perchè l’uomo è sicuramente migliore, capirebbe che ho avuto molta pazienza. Poi non so se lui volesse “festeggiare” con noi la Serie C”.
Nell’ultima parte dell’intervista Stefano Bandecchi svela il nome del nuovo tecnico, Ferruccio Mariani, di cui da tempo a Terni se ne ventilava il nome nel caso di esonero di Pochesci.
“Il prossimo allenatore si chiama Mariani. Sta già in casa nostra e da oggi prenderà servizio come primo allenatore della nostra prima squadra. Tutte le chiacchiere che ho sentito su queste mie scelte non mi sono piaciute e le ritengo superficiali. Sono state troppe le parole che sono state spese prima che questo potesse avvenire. Mariani forse ci farà divertire meno sul campo, ma io spero che nelle prossime 19 partite ci faccia vincere più delle 3 partite che abbiamo vinto fino ad oggi. Nel calcio bisogna vincere. …………….. Io spero che Mariani sia un allenatore meno personaggio e più padre di famiglia e riesca a creare un’armonia positiva con i suoi ragazzi. Armonia positiva che poi si deve tradurre in campo con un carattere vincente, una squadra che non deve aver paura di nessuno e deve andare a ricercare la sua posizione in queste 19 partite che ci separano dal paradiso o dall’inferno”.