La seconda, quanto immeritata, sconfitta rischia di far tornare l’ansia, la paura e di compromettere quel clima creatosi intorno alla squadra dopo i risultati positivi conquistati dalla quarta giornata in poi.
E se la prestazione di Cosenza aveva lasciato qualche dubbio quella di ieri è stata tutt’altro che incolore. La Ternana avrebbe meritato di farla sua in virtù del coraggio avuto nel fare la partita sin dal primo minuto, ma ancora una volta paga pesantemente gli errori commessi ingenuamente.
Ancora una volta i rossoverdi sono stati vittima dell’ennesimo calcio di rigore sbagliato che se realizzato avrebbe potuto spianare loro la strada. I lariani, infatti, nel tentativo di recuperare avrebbero dovuto tenere una condotta di gara meno conservativa favorendo le ripartenze della squadra rossoverde.
Vittime anche della mancanza di concretezza in zona realizzativa perché in diverse occasioni i rossoverdi hanno esitato a battere a rete pur da posizione favorevole.
Oggi, però, se sull’espressione di gioco si può essere ottimisti non lo si può essere altrettanto, invece, sull’affidabilità difensiva: troppi i gol subìti in modo ingenuo.
Il canovaccio, è purtroppo lo stesso: nel primo, avversario lasciato libero di battere a rete nei pressi del limite dell’area di rigore e sul secondo la solita imbucata centrale con l’attaccante che si presenta da solo davanti a Iannarilli, non impeccabile in occasione del primo gol.
Due sconfitte consecutive hanno fatto ripiombare la squadra nel clima delle prime tre sconfitte, un aspetto questo preoccupante perché in questi momenti le polemiche, esplose sui social, non giovano e non aiutano la squadra a ritrovare la sicurezza nei propri mezzi. È sacrosanto pretendere il massimo impegno, e su questo versante non ci si può lamentare assolutamente, ma è altrettanto sacrosanto sostenere la squadra ed aiutarla a ritrovare quell’equilibrio necessario per tornare ad essere concreti e redditizi.