L’assemblea odierna della lega Pro complica un po’ le cose in casa rossoverde per l’allestimento della rosa della prossima stagione.
La massima espressione dirigenziale del calcio di C, infatti, ha deciso la limitazione della rosa per il prossimo campionato a 22 elementi. Chi ne ha già più di 22 con contratti pluriennali può mantenerli ma non può assolutamente sostituirli con altri over.
Nel numero di 22 non vanno ricompresi i giovani 2000 già sotto contratto e i 2001 o più giovani ancora i quali possono essere inseriti senza alcun limite numerico.
In parole povere, la Ternana se volesse acquistare qualche giocatore per colmare le lacune registrate nello scorso campionato dovrà provvedere ad effettuare le cessioni o al massimo dare in prestito qualche giocatore perché supera il limite fissato. Insomma, oggi come oggi, se la Ternana, ad esempio, volesse rinnovare il contratto a Marcone e Diakite, come era nelle intenzioni, non potrebbe farlo, a meno che non ne ceda due, perché ha contrattualizzato un numero maggiore di quello consentito dalla decisione odierna.
L’Assemblea ha anche deciso che i prestiti potranno passare dai sei della stagione scorsa agli otto della prossima, mentre per il minutaggio dei giovani che darà diritto a dei contributi, Cavese e Paganese nella scorsa stagione hanno incamerato buone cifre, saranno considerati under i nati dal 1998 in poi. Tre under, solo due massimo del 1998, quindi dovranno giocare per tutta la partita per raggiungere il minutaggio minimo 271 minuti per il quale si può utilizzare un quarto giocatore almeno per un minuto.
Previste anche sanzioni a carico delle società che non rispetteranno i limiti per i fuori rosa: 10mila euro per la prima partita giocata da un tesserato fuori lista nel girone d’andata, 20mila in caso di seconda partita, 50mila euro in caso di terza partita. La maxi-multa di 50mila euro è prevista anche per ogni presenza irregolare in una qualsiasi giornata del girone di ritorno o nel corso dei play-off e dei play-out.
Sarebbe opportuno conoscere cosa ne pensano all’Associazione Italiana Calciatori di questa decisione che penalizza giocatori ancora giovani con la limitazione delle rose e, soprattutto, quelle società che magari possono permettersi rose ampie volendo puntare decisamente alla vittoria finale ma non possono usufruirne.