la foto di copertina è di Marco Barcarotti
La Ternana torna a vincere e lo fa contro una diretta concorrente nella lotta per la salvezza, il Modena di Crespo.
E’ stata, però, una partita non bella soprattutto nel primo tempo nel corso del quale i rossoverdi non sono riusciti, ma questo è una costante nel campionato in corso per la Ternana, a sfruttare la superiorità numerica derivante dall’espulsione del portiere dei canarini, Provedel.
Troppo piatta la squadra di Breda, troppo accondiscendente ai ritmi blandi imposti dal Modena con i suoi centrocampisti, bravi, tecnici ma poco dinamici. E ormai lo sanno un po’ tutti che quando la squadra rossoverde non riesce ad alzare i ritmi, a giocare con intensità va in difficoltà. E in queste situazioni diventano importanti le giocate dei singoli: ed ecco allora che Avenatti inventa una di quelle giocate da giocatore di altra categoria, offre un pallone invitante a Janse che lo sfrutta in maniera adeguata sbloccando il risultato.
E’ fatta, hanno pensato i rossoverdi: il gol di vantaggio, la superiorità numerica possono bastare per portare a casa la vittoria.
Niente di più sbagliato perché non hanno tenuto conto della vivacità e della combattività di Luppi e di Stanco che in combinazione, cinque minuti dopo, portano il Modena al pari.
Incredibile, ma vero e fino alla fine del primo tempo la squadra rossoverde accusa il colpo.
Nella ripresa, dopo una bella ripassatina a quello che stava accadendo in campo, Breda inserisce Belloni, finalmente in campo dopo tante settimane di panchina ( ultima presenza a Cesena), e la squadra ne risente positivamente: aumenta il ritmo, comincia ad attaccare sia a destra che a sinistra diventando meno prevedibile nella manovra e mette alle corde un avversario che inizia ad accusare anche un minimo di stanchezza per l’inferiorità numerica.
E poco dopo trova, grazie ad un bel cross di Zanon, finalmente riuscito alla perfezione, il gol con Furlan.
Da lì in poi la Ternana potrebbe arrotondare il vantaggio con Belloni, Falletti ma le loro conclusioni, seppur belle, non riescono a tramutarsi in gol. Peccato, perché, poi il Modena tenta con qualche azione improvvisata e prettamente individuale, Camara su tutti, di creare pericoli con qualche mischia ma Mazzoni controlla con la solita calma ed efficacia allontanando la paura e gli spettri di un recupero gialloblù nella parte finale del match.
Tre punti importanti per la classifica, il Modena ora è a 5 punti, in una partita in cui sono emersi dei dati importanti ovvero l’assestamento del reparto difensivo con Gonzalez che è stato il solito muro e Meccariello, dopo un inizio un po’ sofferto su un cavallone come Stanco, il suo degno compagno, la crescita, almeno ieri lo ha evidenziato con alcune giocate di grande classe anche se ancora gli manca di andare al tiro, di Avenatti, ed, infine, l’utilità di un giocatore come Belloni, abile nelle ripartenze e nei dribbling che non garantirà quegli equilibri di squadra forniti da Janse e da Gondo ma che in partite bloccate costituisce un’arma da impiegare senza pensarci su tanto. E ieri ne è stata la testimonianza.
Ora con i tre punti in tasca, e quindi, con più serenità ci si appresta a seguire con attenzione quelle che saranno le mosse di Simone Longarini, che si sta avvalendo come consulente della collaborazione di Fabrizio Larini, nei due ultimi giorni di calciomercato: come noto, con l’arrivo di Troianiello la lista degli over è al completo per cui se si vorrà portare in rossoverde un attaccante, come era nei programmi dell’ex ds Guglielmo Acri, si dovrà sfoltire quella lista di un elemento. La speranza è quella che non vengano toccati, eventualmente, giocatori che sono risultati importanti come, ad esempio, quelli che sono richiesti con insistenza da altre società come Ceravolo, Furlan e Belloni.
Perché senza dimenticarlo, il cosiddetto mercato di riparazione si è rivelato, nel corso degli anni passati, per alcune compagini deleterio e con risultati contrari a quelli sperati. Ecco per cui invitiamo con forza la società a tenersi ciò che ha già in casa e pensi seriamente, e non solo a parole, ai rinnovi di Meccariello, Vitale e Ceravolo. Perderli a fine stagione, ma già a febbraio potrebbero firmare per un’altra società, sarebbe oltretutto un bagno di sangue anche sul piano economico. Gli equilibri in una squadra di calcio sono talmente sottili che a volte basta poco per mandare tutto all’aria!
foto Stefano Principi