La inevitabile retrocessione della Ternana ha provocato sconforto e rabbia in città. Sconforto perché dopo 6 anni si torna in serie C e rabbia perché la salvezza era sicuramente a portata di mano della Ternana in un campionato il cui livello di qualità è sceso notevolmente in basso. Bastava poco per rimanere aggrappati alla categoria.Non è stato fatto nemmeno quel poco se si eccettua il ricorso a un allenatore con grande esperienza che è stato chiamato quando la barca già stava affondando.
Sui social e nei club dei tifosi si è aperta la discussione sul cosa fare ora.
Ospitiamo la lettera aperta a Bandecchi dell’ex consigliere comunale e responsabile delle politiche del lavoro del Centro per l’impiego di Terni, Fabio Narciso, il quale già a ottobre (ottobre!) paventando una possibile retrocessione della Ternana fece una interrogazione al sindaco sugli obbiettivi della proprietà della Ternana
https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/ternana-scarsi-investimenti-e-scarsi-risultatiquali-obbiettivi-della-societa-425488
Ecco la lettera di Fabio Narciso a Stefano Bandecchi
Sono un umile tifoso, innamorato dei colori rossoverdi e della squadra della mia città. Questo amore “è per sempre” da quando cioè questa passione mi fu trasmessa da mio padre e come un marchio mi è restata dentro a vita qualunque sia la categoria, qualunque siano le sorti sportive di quelle amate maglie a strisce rosse e verdi.
E’ per questo motivo che mi permetto di rivolgermi a lei che “pro-tempore” amministra il titolo sportivo di una città che rappresenta il cuore e la passione, il coraggio e l’orgoglio di un popolo appunto: quello rossoverde. Dico “pro tempore” perché se il diritto civile e societario dice qualcosa sulla proprietà privata di azioni e società altro è la responsabilità, il rispetto, la passione, l’UMILTA’ che si deve avere da parte di chi amministra, non solo finanza e denaro, ma sentimenti e passioni.
Le società di calcio, il calcio che noi abbiamo conosciuto quello delle figurine, di 90° minuto e dei Presidenti alla Rozzi è molto cambiato nel tempo. La finanza, gli investimenti e le convenienze, a volte anche fiscali, oggi, la fanno da padrone relegando ai margini gli aspetti sentimentali e le passioni del calcio ma le assicuro che non è cambiato il cuore delle persone che soffrono e sperano sempre per la loro squadra di calcio quel cuore che dalle nostre parti è “solo rossoverde” e si chiama Ternana Calcio. Questo è ,e resterà, un patrimonio incontaminato ed inesauribile.
Per questo motivo, se posso darle un umile consiglio, le darei quello di usare più spesso la parola appunto umiltà che non è vero che non fa rima con vittoria e con ambizione ma rappresenta solo un percorso più morbido e meno illusorio per raggiungere certi traguardi.
E’ per me facile dirle lo avevo detto in tempi non sospetti, non mi tornavano atteggiamenti e sostanza ma un umile tifoso non deve e non può contare nulla, deve solo tifare. Non voglio infatti insegnare niente ad un uomo come lei grande e grosso e che dice di aver raggiunto tanti traguardi………ma il calcio, una squadra, i sentimenti di un popolo come quello rossoverde e di una città vanno maneggiati con cura.
Non starò a dirle cosa ha sbagliato quest’anno nella gestione di questa avventura: secondo la mia umile opinione HA SBAGLIATO TUTTO ma questo da grande uomo di società penso possa capirlo con la sua esperienza, vorrei dirle cosa ha sbagliato in umiltà.
Non mi è sembrato umile quando si è presentato con dichiarazioni roboanti da serie A che forse servivano ad accendere un entusiasmo nelle piazze ma che non servivano a noi ternani che ne abbiamo passate tante (come si dice in gergo dalle nostre parti riferendosi alle fere, siamo nati per tribolà ed anche quest’anno non ci siamo fatti mancare nulla!) e che appunto ci accontentavamo di mantenere la categoria magari confermando quell’entusiasmo che ci aveva trasmesso Liverani nelle ultime 13 partite. Avevamo un patrimonio di giocatori ed un tecnico (un grande ed i risultati stanno a dimostrarlo!) che con umiltà avevano salvato la Ternana e da alcuni di loro si poteva ripartire. Ma va bene è giusto: “voglio cambiare” , una nuova proprietà a volte esige nuove scelte. Secondo il mio parere anche la scelta, di un pur bravo tecnico come Pochesci (da provare più tempo in altre categorie inferiori), non è stata una scelta umile , non fosse altro che proprio Pochesci è dotato senz’altro di molta passione e simpatia ma sicuramente difetta di umiltà. Le sue dichiarazioni che non avevano nulla di umile hanno dato bordate a destra e sinistra a calciatori e tecnici di fama internazionale. Una mancanza di stile e di umiltà che forse in giro per le federazioni e negli ambienti, dico forse, ci è ritornata indietro con gli interessi. Non mi sono sembrate umili Sig. Bandecchi le sue conferenze stampa, la scelta di Mariani e tanto altro e non parlo di elicotteri e Rolls perché quelli fanno parte di sue legittime e giuste scelte di trasporto che evidentemente può permettersi e sono funzionali alla sua vita ricca di impegni.
Umile forse, ma con un’accezione diversa mi è sembrata la campagna di “indebolimento” fatta a gennaio che certo ha spento le nostre velleità di salvezza.
Purtroppo seppur condito con le scuse, sempre gradite, non mi è sembrato umile nemmeno il suo ultimo comunicato, quello arrivato a retrocessione decretata, non tanto nella sostanza che può essere pure condivisa ma nei toni sbrigativi del prendere o lasciare che sono lontani dall’umiltà di ricostruire insieme un futuro ognuno nei suoi ruoli e nelle sue funzioni…noi in quella di tifosi innamorati pazzi dei nostri colori.
Tornare in serie B sarà difficilissimo ci sono squadre che ci hanno messo un decennio con grandissimi investimenti (chiedere alla Cremonese di Arvedi per esempio) ma sono sicuro che c’è solo una maniera per ritornare nel calcio che conta appartenenza: umiltà, coraggio e tanto lavoro “molto professionale” …… tutti nella stessa direzione. Se ci sono queste componenti i tifosi la seguiranno, se sarà deciso a rimanere.
Un’ultima considerazione, secondo me molto importante: un gesto di umiltà sarebbe, come lei ha già detto in alcune circostanze, quello di chiamare la Ternana “solo” Ternana Calcio, a maggior ragione dopo la retrocessione. Sarebbe,suppongo,un gesto molto apprezzato e da lì si potrebbe ripartire con un nuovo spirito ricreando un nuovo entusiasmo.