La sconfitta di Cremona delle Fere non deve allarmare più di tanto anche se i risultati della settima giornata dimostrano ancora una volta che affermare che il campionato di B è particolare e che riserva sempre sorprese non è una frase fatta.
Certo c’è da riflettere come mai la squadra rossoverde abbia giocato in modo superficiale i primi 25 minuti del match, come mai non riesca ad essere particolarmente cinica e concreta negli ultimi 16 metri e come mai, giochi Donnarumma o Pettinari è indifferente, le prime punte non riescano ad incidere adeguatamente sull’esito del match. Un solo gol e su rigore, da parte della coppia è davvero poca cosa! E c’è da riflettere anche sulle pecche emerse in occasione dei due gol dei grigiorossi, soprattutto in occasione del primo dei due.
Sono emersi, però, anche segnali positivi partendo da un secondo tempo in cui la Ternana ha fatto la partita, ha spinto la Cremonese a rinchiudersi nella propria metà campo, ha creato almeno 5 occasioni da gol risultando, però, poco concreti ma trovando anche un portiere come Sarr che ha almeno sfoderato tre parate decisive e dimostrando che quando gioca, quando fa la partita può mettere in difficolta anche avversari forti come la Cremonese. Serve, però, più intensità che la squadra potrà applicare quando la condizione sarà migliorata in tutti i suoi effettivi e più concentrazione per evitare cali di tensione che in serie B non è consigliabile avere per lo spessore tecnico ed atletico dei giocatori avversari.
Insomma, la sconfitta brucia eccome anche perché arbitri esordienti e varristi hanno penalizzato enormemente la Ternana, Cremonese compresa, e il risultato finale ma non si può non considerare che nelle prime 7 giornate la squadra rossoverde se l’è vista con alcune delle squadre più forti, almeno sulla carta e non solo, del campionato della B, come Brescia, Parma, Spal, Reggina, Pisa e la stessa Cremonese.
E allora che l’ambiente continui a sostenere la squadra, a farle sentire il proprio calore lasciando a Lucarelli e ai suoi ragazzi il compito di continuare a lavorare con serietà approfittando anche della sosta che potrebbe consentire, se sfruttata al meglio, un miglioramento generale sia atletico che tecnico.