Alla fine, dopo tanto pensarci, è venuta fuori la decisione più assurda che in questo momento la società, e Simone Longarini in primis, potessero prendere ovvero l’esclusione dalla lista degli over di Alberto Masi per far posto a Fabiano Santacroce, svincolato ed inaspettatamente approdato alla Ternana proprio in chiusura di calciomercato.
La prima considerazione da fare, per carità nei discorsi che faremo ci perdoni Santacroce che non c’entra assolutamente niente, è che con l’esclusione dalla lista di Masi la Ternana rinuncia ad un giocatore pronto e in forma per giocare per lasciare il posto ad un altro che per esser pronto abbisogna di almeno 25-30 giorni di intenso lavoro. E questo non lo affermiamo noi, ma chi è competente in materia.
La seconda considerazione è che Masi ha 24 anni contro i 30 di Fabiano e nel calcio gli anni contano, eccome.
E poi, non scordiamoci che Alberto Masi ha rappresentato per la società un investimento importante e che la stessa potrebbe, con questa decisione, depauperare in maniera consistente. Si perchè non far parte della lista significa non giocare per 5 mesi, ai quali si devono aggiungere, poi, quelli di inattività per l’infortunio della scorsa stagione.
Ma non è finita qui perchè la Ternana nel calciomercato appena concluso si è rifiutata di cedere Alberto Masi dapprima allo Spezia e, negli ultimi giorni, al Verona. Chissà quanto avrebbero pagato Mimmo Di Carlo e Gigi Delneri per averlo alla loro corte!
La Ternana, invece, che Masi ce l’ha anche con un contratto a lunga scadenza,lo mette fuori della lista Over.
Senza contare, poi, che Masi è una parte integrante del gruppo, ne è una pedina importante, è un giocatore che è a Terni da tre anni. Che pur giocando poco non ha fatto mai polemiche, che si è allenato con intensità e serietà e che come tutti i giocatori, e per sua stessa ammissione, qualche errore lo ha pur commesso.
Ma non può essere questo a motivare una scelta, a nostro avviso, senza logica sia sul piano tecnico che su quello umano. Per quanto concerne il primo abbiamo espresso sopra le nostre convinzioni e sul secondo siamo ancora più drastici perchè, è una nostra opinione, è stata una decisione presa a cuor leggero che non ha avuto il minimo rispetto per “ l’uomo Masi “ e che non ha preso in considerazione gli effetti che potrebbe produrre anche moralmente e, quindi, sulla carriera del ragazzo.
Insomma, siamo tornati all’antico, ai tempi in cui era difficile capire tante decisioni prese in Via Aleardi con giocatori che portano il nome di Jimenez, Kharja, Candreva, Cori, Marotta e tanti altri.
Forse, visti i precedenti c’è poco da meravigliarsi. In fondo poco è cambiato!