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Aggrappiamoci alla matematica, ma certo le possibilità che la Ternana possa riuscire ad acciuffare i play-out, perchè solo quelli ormai restano come ancora di salvezza, sono ridotte al lumicino.
Oltre a dover incamerare sei punti nei due incontri che restano alla fine del campionato, per di più scontri diretti, la Ternana deve sperare nelle disgrazie altrui.
Ci sono delle possibilità che possono tornare a vantaggio della Ternana ma sono davvero minime.
Certo non è il momento di fare bilanci, anche se ci sarebbero tutti i motivi per poterlo fare, ma dopo il successo nel derby contro il Perugia la squadra rossoverde si è persa ed ha collezionato tre sconfitte con errori macroscopici che hanno riportato tutti alla cruda realtà di un campionato di cui, in partenza, sono state ignorate le difficoltà che presenta, facendo sfoggio di presunzione e di approssimazione nell’affrontare con decisione ( nel dopo Avellino, ndr ) una situazione che di settimana si stava facendo sempre più grottesca.
( a fianco, Bandecchi esce tra la contestazione dal Liberati, foto Marco Barcarotti)
Insomma, siamo ai titoli di coda anche se ancora non è apparsa la scritta “ The End “.
Certo anche ieri la squadra ha mostrato i suoi limiti ed anche coloro che sono arrivati a gennaio non sono riusciti ad apportare sicurezza, concretezza in una squadra troppo inesperta, troppo vulnerabile sia per limiti tecnici, strutturali ma anche per concentrazione.
Subire un gol con La Gumina, che se ne va indisturbato a battere Sala su una spizzata di un compagno a metà campo è sinonimo di mancata applicazione, di incapacità di lettura dello sviluppo dell’azione e di concentrazione. Subire il secondo gol con l’intero reparto che sale con il solo Rigione che resta dietro a tenere in gioco La Gumina è la prova lampante che quanto asserito sopra è la dura realtà. Si, è vero, c’è il dubbio se La Gumina fosse o meno in fuorigioco, ma mai e poi mai si alza la mano e ci si ferma ad aspettare la segnalazione dell’assistente o il fischio dell’arbitro soprattutto se si chiama Minelli di Varese.
Per completare l’opera, poi, c’è il terzo gol che è l’esempio lampante di come non ci si debba difendere in quel modo.
Un’azione che si sviluppa sulla sinistra, e Rolando tutto solo in area sulla destra che stoppa il pallone, servitogli da Aleesami, prende la mira e lo piazza indisturbato nell’angolino alla destra di Sala.
De Canio a fine partita parla di mancanza di serenità, e ci perdoni, ma crediamo che affermando ciò sia troppo benevolo con i suoi. Eppure chi segue gli allenamenti può notare come insista su alcuni concetti basilari soprattutto nell’attuazione della fase difensiva, dei movimenti da osservare, di come ci si muova da reparto e di come si debba tenere alta la concentrazione con lo svolgimento di esercitazioni all’uopo studiate.
3-0 e tutti a casa?
( a fianco, il saluto della Est a Marcello Pardi, foto Marco Barcarotti )
No, perchè a questo punto succede qualcosa difficile da spiegare: la squadra si ribella allo status quo, prende in mano la situazione, giovandosi degli innesti di Vitiello, forse un suo impiego dall’inizio al posto di un deludente Rigione sarebbe stato più redditizio per la squadra, di Finotto, che da più profondità all’azione, della crescita, finalmente di Tremolada, perchè la Ternana è Tremolada-dipendente, e del cuore di Varone che suona la carica insieme a Statella.
Accorcia le distanze con Finotto, poi va sul 3-2 con Tremolada e addirittura con l’ex spallino si mangia letteralmente il gol del 3-3 dopo che Traikoski aveva sciupato una favorevolissima occasione per portare il Palermo sul 4-2. Finotto avrebbe potuto far valere la legge ” gol mangiato-gol subìto ” ed, invece, consente alla compagine di Stellone di chiudere il match in vantaggio.
Certo un calo del Palermo c’è stato, lo stesso che temeva Stellone prima della partita, ma la Ternana quei 15 minuti finali li ha giocati con un altro piglio, con un’altra convinzione, con un’altra determinazione. Lo ha fatto, però, troppo tardi per raddrizzare una situazione compromessa da errori su errori in occasione dei gol degli avversari. E in serie B gli errori si pagano, eccome!
E quella stessa rabbia, quello stesso ardore agonistico degli ultimi venti minuti di Ternana- Palermo doveva essere il tema dominante nelle prestazioni del dopo Perugia. Purtroppo, però, la squadra non lo ha capito o meglio lo ha capito troppo tardi! Anche se la speranza è l’ultima a morire!