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Un pomeriggio di grandissime emozioni al Liberati. La Ternana che batte la capolista Spal e alimenta i suoi sogni salvezza e la Spal che, nonostante la sconfitta, festeggia sul campo del Liberati, la promozione in serie A. Serie A che manca da Ferrara da 49 anni. E alla fine esplode la festa incontenibile dei 2 mila tifosi della Spal, sistemati nel settore Ovest e dei giocatori. Giustamente la Spal raggiunge un traguardo strameritato avendo dominato a lungo il campionato di serie B.
Detto della Spal va sottolineata la prestazione straordinaria della Ternana che , per tutto il primo tempo , ha imperversato mettendo in grandissime difficoltà la capolista. Ternana che non si è fatta abbattere al 12° dall’ingenuità imperdonabile di Ledesma che, sulla tre quarti, ha perso una palla facile facile sulla quale si è avventato come un falco Antenucci. L’ex di turno non perdona. Infila Aresti con un diagonale preciso e imprendibile.
I rossoverdi non si abbattono anche perché fino a quel momento in campo si era vista solo la Ternana. Che già al 5° poteva passare in vantaggio. Spunto dell’incontenibile Falletti che dalla destra serve Di Noia. Di controbalzo la sua conclusione è respinta sulla linea, con l’aiuto della traversa , da Vicari.
Il pari della Ternana arriva al 17°: è una invenzione di Zanon che serve in profondità Falletti che rimette al centro una palla che chiede solo di essere sospinta in rete. Lo fa Pettinari, a un metro dalla porta.
Solo Ternana e risultato ribaltato al 32°: angolo di Ledesma, Diakitè non ci arriva. Alle sue spalle colpisce di testa Pettinari che insacca all’angolino alla sinistra di Meret, che non può arrivarci. Pettinari, come a Vicenza, si rivela decisivo. L’opzione di Liverani, vincente.
La Ternana legittima il vantaggio al 35°: ancora un angolo precisissimo di Ledesma (che si riscatta ampiamente dell’errore inziale) per la testa di Meccariello, di pochissimo fuori.
Nella ripresa i ritmi calano inevitabilmente. Al Liberati, fra l’altro, è caldissimo. Come nel primo tempo, l’arbitro Manganiello concede una sorta di Time Out per consentire ai giocatori di rifocillarsi. Si capisce che la Spal quando si avvicina all’area di rigore della Ternana può essere pericolosissima ma, in realtà, di occasione da gol , vere e proprie, non ne costruisce per tutto il secondo tempo. E , a ben vedere, l’unico squillo di tutta la partita è stato lo spunto letale di Antenucci. Anche se Semplici ha giocato l’ultimo quarto d’ora addirittura con 4 punte: Antenucci, Floccari, Zigoni e Finotto.
C’è tempo per due recriminazioni della Spal: la prima per una respinta con braccio attaccato al corpo di Diakitè e la seconda per una mani di Ledesma, in pieno recupero (e qui le proteste della Spal hanno fondamento).
Quando arriva la notizia del gol del Benevento sul Frosinone che regala la serie A agli ospiti mancano ancora 2 minuti da giocare al Liberati, ma non se ne accorge nessuno. Esplode la festa della Spal.
La Ternana alimenta le sue speranze salvezza.