Il nostro sarà un giudizio anche di parte ma ci sembra che la vittoria della Ternana non possa essere messa in discussione perché delle due squadre quella che ha osato di più soprattutto nel primo tempo è stata la Ternana che nella ripresa si è limitata a controllare nella parte finale il tentativo della Reggina di portarsi sul pari ma non ha rinunciato a quelle ripartenze che potevano far male alla formazione di Inzaghi. Non ultima quella ideata da Falletti e conclusa da Ferrante con parata miracolosa di Colombi.
Insomma, la Ternana non ha rubato punti e non bastano le giustificazioni del campo in non perfette condizioni per poter sminuire la prestazione della squadra di Lucarelli. Diversa da quella di Ascoli, negli interpreti e nel modo di stare in campo adattato evidentemente alle caratteristiche degli avversari particolarmente pericolosi sulle fasce laterali con Rivas e Ricci ma che sia Diakite che Corrado, al suo esordio, hanno letteralmente cancellato dal terreno di gioco. Per non parlare, poi, dello spauracchio Menez, chiuso nella morsa Bogdan-Capuano, che di palloni ne ha giocati davvero pochi. Si parlava di squadra compatta migliorata anche sul piano difensivo che si è giovata dalla sontuosa operazione di filtro effettuata da un Di Tacchio omnipresente che ha apportato al centrocampo rossoverde forza fisica ed efficacia nelle giocate aeree. Non di meno Agazzi a nostro avviso meno apprezzato di quanto, invece, risulti prezioso con il suo lavoro per gli equilibri di squadra. E lo vogliamo ricordare che alla vigilia era in dubbio per una settimana tormentata sul piano fisico. E che dire di Coulibaly? Non ha ancora i 90 minuti nelle gambe ma il valore del giocatore e la sua utilità la si è vista tanto che anche i più scettici sono stati costretti a tornare sulle loro considerazioni. Favilli, poi, ha confermato di avere tutte le motivazioni per tornare ad essere il Favilli prelevato dalla Juventus dall’Ascoli: sbraccia, difende il pallone come pochi, fa salire la squadra. Gli mancano ancora un pò di minuti nelle gambe ma lo staff del professor Bartali saprà come portarlo al top della condizione. E, poi, ci sono loro due ovvero Partipilo, l’uomo che ha sbloccato lo 0-0 iniziale con il destro, inusuale per lui che è un sinistro, ma pronto al sacrificio a beneficio della squadra con i suoi rientri e le sue ripartente brucianti, e Palumbo che, come sempre, quando sale in cattedra anche in un ruolo non propriamente suo sa adattarsi a meraviglia e proporre giocate di grande livello come il cross per Partipilo in occasione del gol. Insomma bravi tutti e non vorremmo dimenticare Iannarilli che è perennemente nell’occhio della critica ma che dimostra di avere carattere e personalità perchè riesce ad essere tranquillo e lucido respingendo le critiche, a volte magari anche giuste , ma solo a volte però, al mittente. E ieri sera in un paio di circostanze è stato davvero bravo.
Al di là delle prestazioni dei singoli, bravi tutti anche coloro che sono entrati successivamente, quello che ha fatto piacere agli oltre 5.000 del Liberati è l’aver visto una squadra lottare con veemenza su ogni pallone, ne è un esempio quel pallone sradicato da Palumbo dai piedi di due avversari in occasione del gol, lottare con il cuore e con l’umiltà credendo, però, nelle qualità tecniche complessive. E si badi bene che di fronte aveva una squadra forte che appena sette giorni prima aveva stupìto positivamente la critica con una convincente vittoria in trasferta a Ferrara. L’ultimo commento lo riserviamo per Cristiano Lucarelli che non si è pianto addosso per le importanti assenze ma che ha preparato nel migliore dei modi la partita sterilizzando quelle che sono le peculiarità della squadra di Pippo Inzaghi riportando anche la prima vittoria nei confronti del tecnico reggino. L’importante, ora, è continuare con la stessa convinzione e con lo stesso atteggiamento che tanto è piaciuto ai tifosi rossoverdi. E non solo!