MNella foto di Stefano Principi, tratta dalla pagina fb della Ternana, Fabrizio Paghera
Vedere una partita di calcio senza una conclusione verso la porta avversaria è un evento difficilissimo che possa registrarsi.
Ebbene, tutto questo, invece, si è verificato nel pomeriggio al Liberati con una Ternana imbarazzante, incapace di proporre gioco, fragile in difesa, impalpabile a centrocampo e in avanti, con una condizione fisica insufficiente, preoccupante.
Una squadra così brutta non la si vedeva da anni ed è bastata una ordinata, e ben messa fisicamente, Vis Pesaro per condannare la squadra rossoverde alla terza sconfitta in casa di questo campionato.
Nemmeno Calori sa capacitarsene del perchè di una così brutta prestazione, ma una motivazione ci deve pur essere e sta, in primis, ai giocatori ricercarla e trovarla perché sono loro che vanno in campo a meno che il loro valore e i loro curricula siano soltanto un ricordo sbiadito dei tempi andati.
Giocatori di esperienza, dal buon passato non possono continuare a fare figure barbine, a farsi mettere la museruola da giovani sconosciuti oppure perdere la testa, e anche la faccia, con attaccanti che di gol ne hanno fatti con il contagocce nel corso della loro carriera. È anche una questione di orgoglio!
Occorre cambiare registro, essere professionisti dentro e fuori dal campo ed esser convinti di essere utili alla causa rossoverde al di là che l’allenatore si chiami De Canio o Calori.
Di sicuro, quella attuale, la si può definire una crisi profonda che capita, poi, in un momento delicato ovvero a tre giorni dalla fine del calciomercato dove c’è da capire chi vuole andare via, chi vuol restare. Che si decidano, però, senza chiedere la luna perché di tempo ce n’è più poco e la Ternana almeno un paio di movimenti deve pur farli.
Una riflessione, però ci permettiamo di farla sulla formazione mandata in campo da Calori che crediamo non abbia fatto una scelta felice nel momento in cui ha lasciato in panchina sia Bifulco che Frediani, ovvero due elementi che danno un po’ di brio e respiro alla manovra della squadra. Almeno uno dei due sarebbe stato opportuno schierarlo perché Nicastro ancora una volta è stato evanescente. E poco convincente ci è sembrata la sostituzione di Marilungo con Butic con Vantaggiato, l’ombra di sè stesso, invece in campo.
Forse non sarebbe stato diverso l’epilogo del match ma era questa la soluzione che stava suggerendo la partita. Almeno secondo il nostro giudizio.
“ Ora non guardiamo la classifica” hanno detto a fine partita Defendi e mister Calori, ma noi sosteniamo il contrario perché almeno guardandola i giocatori possono rendersi conto di quale disastro sportivo si stiano rendendo protagonisti.
Non solo il Pordenone è lontano un miglio, anche se oggi ha perso in casa con il Rimini, ma ormai sono 10 le squadre, oltre a quella di Tesser, che le sono davanti tanto che al momento, seppur di un punto, la Ternana è fuori dalla zona play-off.
Se non è un disastro questo con gli investimenti fatti!
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