I carabinieri di Terni hanno effettuato ieri 20 arresti in città stroncando un vasto e ramificato traffico di droga. 14 degli arrestati sono stati tradotti nel carcere di vocabolo Sabbione, 5 si trovano ai domiciliari, per altre 6 persone, invece, c’è l’obbligo di firma.
L’inchiesta, iniziata nel settembre 2017, è stata coordinata dalla Procura distrettuale Antimafia di Perugia, in quanto è stata contestata agli arrestati l’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Il sodalizio criminale si articolava in due tronconi: uno italiano e l’altro magrebino. Quest’ultimo aveva il compito di far arrivare a Terni, dal Marocco, ingenti quantità di droga fra hashish, marijuana e cocaina, i ternani, invece, si occupavano dello smercio in città. La base dei ternani si trovava in un negozio di Borgo Rivo di materiale per ufficio, da qui il nome dell’operazione “Toner”, il cui titolare è ritenuto il capo della banda e dove gli investigatori hanno rilevato un continuo viavai di clienti, fra i quali anche insospettabili professionisti. I marocchini, invece, si muovevano prevalentemente nel centro storico. Gli inquirenti hanno stimato un giro d’affari che andava mediamente dai 5 ai 10 mila euro al mese.
In carcere sono finiti i vertici marocchini e ternani dell’organizzazione, ai domiciliari cinque persone: tre marocchini e due ternani, tra i quali un poliziotto originario del ternano ma in servizio alla Squadra Mobile di Roma che avrebbe avuto un ruolo non di primo piano sia nella cessione della droga che nel fornire consigli utili a sviare le indagini, mentre altri due italiani e quattro marocchini sono stati denunciati con obbligo di firma. In tutto gli indagati sono 25.
A disporre i provvedimenti il gip di Perugia Natalia Giubilei, su richiesta del procuratore presso la Direzione distrettuale antimafia di PerugiaGiuseppe Petrazzini.
I carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Terni hanno poi sequestrato quasi 40 chili di stupefacenti.