Andrea Abbatangelo e Camille Beauplan sono i due vincitori delle residenze artistiche al centro di Gemellarte, festival di arte indipendente che si svolgerà in contemporanea a Terni e a Saint Ouen con l’intento di valorizzare il gemellaggio stretto fra le due città dal 1962, attraverso la condivisione dei rispettivi patrimoni culturali e dei propri talenti emergenti.
Le curatrici Chiara Ronchini – direttrice artistica del festival Gemellarte nonché fondatrice della galleria Crac Arte Contemporanea di Terni – e Tiziana Zumbo Vital, storica dell’arte e assessore al Patrimonio e alle pari opportunità del Comune di Saint Ouen, spiegano le motivazioni della scelta dei due artisti.
“Pensiamo che Camille Beauplan possa sviluppare un interessante progetto sul nostro territorio, afferma Ronchini, partendo da intenzioni di particolare originalità. Siamo curiosi di vedere come questa giovane artista riuscirà a sviluppare un tema così complesso attraverso la pittura prendendo spunto dalla nostra città.”
“La scelta non è stata facile, racconta Zumbo, ma a convincerci sono state la maturità e la qualità delle opere di Abbatangelo, la profondità della sua ricerca artistica, che ha già avuto diversi riconoscimenti a livello internazionale. Il suo messaggio d’artista è molto chiaro”.
Così, dall’8 al 16 maggio Andrea Abbatangelo sarà alla Galleria Mariton per realizzare il progetto pensato appositamente per la città alle porte di Parigi, intitolato ‘Percorso pubblico’.
“Il processo artistico, spiega l’artista, è volto ad espandere il Museo anche negli spazi privati dei cittadini: invitare le persone ad istituire una collezione d’arte contemporanea pubblica diffusa; che sia un cortile, un garage, il bagagliaio di un’automobile etc. Il valore di quest’azione si basa sul legame tra le persone della comunità ed il ruolo dell’intuizione artistica. La parola chiave è ‘fiducia’, il legame più forte ed autogenerativo all’interno di una comunità ed è proprio il valore che sfortunatamente è entrato in crisi dopo la Grande recessione del 2009 e che può essere ricostruito. La riuscita del progetto si basa sul coinvolgimento degli abitanti, per cui preventivamente dovrò studiare la storia e le dinamiche dei quartieri che compongono il tessuto urbano di St Ouen, così come le caratteristiche anagrafiche, socali e culturali di riferimento. Percorso pubblico si basa su un principio molto semplice: ogni membro della comunità offre il proprio contributo secondo la propria sensibilità e le proprie competenze. Nel corso dei giorni di residenza ci saranno momenti di scambio ed interazione (workshop pubblici, proiezioni, cene etc) alternati a momenti di lavoro individuale fino alla presentazione del progetto finale tra Galerie Mariton e gli altri luoghi stabiliti”.
Nelle stesse date Camille Beauplan lavorerà al Caos per esplorare il concetto di gemellaggio e attualizzare il lungo legame fra le due città, evidenziando i cambiamenti profondi intervenuti in questi anni.
“Due anni fa ho deciso di mettere da parte l’insegnamento, afferma l’artista, per riprendere la mia produzione artistica. Ho cominciato un ciclo di ricerca sulla città dove vivo e lavoro da ormai sei anni, Saint-Ouen-sur-Seine. Ogni volta si tratta di dipingere le situazioni che costruiscono l’identità di un luogo e dei suoi abitanti. Il punto di vista è soggettivo. Lo squilibrio, il paradosso, la goffaggine, lo strano, l’assurdo sono dei soggetti che m’interessano poichè contribuiscono a renderci umani. Oltre al soggetto, metto in dubbio anche l’utilizzo e la storia della pittura, poichè anche lì si tratta della nostra inventiva. Saint-Ouen-sur-Seine è una città perfetta per lo sviluppo della mia ricerca. È una città che ha subìto un numero impressionante di cambiamenti nel corso della sua storia e il suo presente non è da meno. Nella nostra epoca infatti il suo cambiamento sta avvenendo ad una velocità impressionante. Ho la possibilità di essere testimone di questo evento. Avere l’opportunità di fare una residenza a Terni mi permetterà di proporre un ritratto di ciò che oggi significa il gemellaggio e di sollevare una domanda pittorica e filosofica che non ho mai avuto l’occasione di sollevare: come raffigurare il gemellaggio di due luoghi così diversi? È una gioia poter esplorare questo asse di ricerca”.
I vincitori delle residenze sono stati scelti fra due cinquine di artisti selezionati dalle commissioni di valutazione fra i candidati alla call lanciata dal festival Gemellarte: per la Francia Camille Beauplan, Mederic Collin, Sophie Carlier, Laurence Hochin, Lionel Parlier; per l’Italia Andrea Abbatangelo, Valerio Belloni, Cristiano Carotti, Chiara Fantaccione e Giosuè Quadrini.