Anche attraverso la donazione del sangue si manifesta lo spirito di sacrificio ed il senso di vicinanza alla popolazione che caratterizzano il servizio dell’Arma e di ogni Carabiniere. Così sono stati numerosi i militari che hanno aderito all’iniziativa a titolo volontario, recandosi nei Servizi Immunotrasfusionali dei nosocomi di Terni e Perugia per sopperire alla richiesta di sangue che normalmente aumenta nei mesi invernali, caratterizzati dall’epidemia influenzale.
“Il calo dei donatori – spiega il dottor Augusto Scaccetti – purtroppo è andato costantemente aumentando negli ultimi tre anni, anche se le scorte al momento sono sostanzialmente stabili perché sono contestualmente diminuite le richieste per trasfusioni. Dal 2015 al 2018 abbiamo perso il 13,5% che corrisponde a mille donazioni; rispetto al 2017 invece abbiamo perso il 5,4% delle donazioni. A fronte di questo c’è stato un calo delle trasfusioni che arriva al 15% nei tre anni esaminati. Una stabilità legata alle contingenze è precaria e non può tranquillizzarci, per questo è fondamentale collaborare a tutti i livelli, sia sociale che istituzionale, per rafforzare, soprattutto tra i giovani, una cultura della donazione che garantisca un aumento e un ricambio generazionale dei donatori. Il sangue serve sempre a tanti e potrebbe servire a tutti in qualsiasi momento della vita”.
Intanto il 17 febbraio riprenderanno le aperture domenicali del servizio immunotrasfusionale mentre i centri raccolta sangue sono aperti dalle ore 7.30 alle 11 dal lunedì al sabato, esclusi i festivi.