“Siamo certi di consegnare AST in buone mani. Nel corso delle trattative abbiamo potuto accertare che Arvedi offre al settore dell’acciaio inossidabile di Thyssenkrupp migliori prospettive per il futuro. Arvedi è una società italiana di successo con soluzioni leader nel settore dell’acciaio e dell’acciaio inossidabile ed è già un nostro importante cliente. Con questa transazione che si è svolta in tempi record abbiamo raggiunto il miglior risultato per tutti, per Terni, per l’Umbria e per l’intero Paese”.
Lo ha detto questa mattina l’amministratore delegato di AST, l’ingegnere Massimiliano Burelli , parlando al termine della messa natalizia officiata dal vescovo Giuseppe Piemontese in Duomo.
“Con l’acquisizione di AST – ha aggiunto Burelli – Arvedi si candida a costruire un soggetto europeo forte, che si affermi con grandi capacità nella concorrenza globale e ottenga un successo destinato a durare nel tempo. Inoltre Arvedi ha presentato dei programmi importanti per sviluppare il ruolo di AST nel sociale”.
Burelli ha inizialmente ricordato il modello organizzativo di AST in materia anti-covid “replicato in centinaia di aziende italiane” che ha permesso un rapido ritorno sul luogo di lavoro. Senso di responsabilità ancora dimostrato dai lavoratori con il green pass con meno dell’1% di assenti.
L’anno di svolta per AST è stato il 2016 “quando è tornata in utile dopo 8 esercizi in rosso, iniziando un trend positivo dal punto di vista economico al netto degli ultimi bilanci che hanno pagato il prezzo , prima i dazi imposti da Trump e poi il covid. A breve – ha aggiunto Burelli – saremo in grado di condividere i risultati economici e finanziari dello scorso anno che confermeranno un andamento particolarmente positivo. Un traguardo importante considerando il delicato panorama internazionale in cui si muove da anni il settore metallurgico”.
Burelli ha poi sottolineato come, nonostante le difficoltà, AST non abbia mai fermato “anzi – ha detto Burelli – abbiamo accelerato il percorso verso una produzione improntata alla massima efficienza, alla sostenibilità ambientale e all’economia circolare”. E’ stato ricordato, in proposito, il progetto sul recupero delle scorie e il fatto che il 65% del prodotto viaggia su rotaia “contro un media nazionale del 20%”.
“In tutto il 2020 AST ha così ottenuto un risparmio di 18.900 tonnellate di emissione di Co2 che si sommano alle 30.000 tonnellate di Co2 già risparmiate grazie all’impianto di generazione di vapore a recupero che ha permesso di portare al 70% la quota di vapore prodotta senza l’utilizzo di combustibili fossili. E’ come se la metà degli abitanti di Terni non utilizzasse più il gas naturale e l’l’elettricità per soddisfare i propri fabbisogni energetici.”
“Ma il mio primo obiettivo – ha sottolineato ancora Burelli – resta e resterà sempre la tutela della vostra salute e sicurezza. In questo senso i passi avanti si leggono nei numeri. Nell’ultimo anno fiscale nei nostri stabilimenti si sono registrati 13 infortuni, nessuno mortale contro i 247 dell’anno fiscale 2000/2001. Oggi AST ha una media di infortuni di 6 volte inferiore alla media della siderurgia italiana. Il mio obiettivo è quello di raggiungere zero infortuni in tutto lo stabilimento. La sicurezza è un valore che poniamo sopra ogni cosa, viene prima del profitto , del volume e della qualità e aiuta a lavorare meglio”.