“A seguito delle dichiarazioni di questi giorni da parte dell’ex Assessore all’Ambiente Sig.ra Mascia Aniello, riprese da numerose testate giornalistiche, la presente viene inviata per rimarcare la priorità assoluta che Acciai Speciali Terni SpA ha sempre dato, e sta dando, all’attenzione per l’ambiente in tutti i contesti in questi giorni emersi.
Stante quanto sopra, sarà premura di Acciai Speciali Terni SpA provvedere a difendere, a strettissimo giro, le proprie ragioni nelle sedi più opportune per ottenere il risarcimento dei danni subiti e/o subendi, nonché per difendere l’onorabilità propria e di tutti gli stakeholders coinvolti, confidando nel giusto indirizzo del percorso giudiziale”.
Questa la comunicazione fatta pervenire dallo studio Ranalli ad alcune testate giornalistiche. Dalla quale si evince che AST intende querelare l’ex assessore Mascia Aniello per le dichiarazioni rese in questi giorni e riportate anche da noi.
Venuta a conoscenza di quanto sopra l’ex assessore ha replicato ad Ast:
“Apprendo con ilarità – scrive la Aniello – dello sterile tentativo intimidatorio di Arvedi AST nei confronti della sottoscritta.
L’azienda ha infatti incaricato un noto amministrativista, al fine di difendere “la propria onorabilità” rispetto a mie dichiarazioni su gravi responsabilità ambientali proprio in capo ad Arvedi AST. E l’azienda ha affidato allo stesso legale l’onere di comunicarlo alla stampa, cosa che questi conseguentemente fa su altisonante carta intestata.
Nel testo egli afferma, tra l’altro, che Arvedi AST “ha sempre dato e sta dando attenzione all’ambiente”: dove? A Prisciano e Terni est, ad esempio, ove quotidiane nubi tossiche spolverano e ricoprono tutto, a dispetto di mille segnalazioni? E il cromo esavalente e il nichel nelle falde acquifere che “attenzione” rappresentano? E l’aria, carica di metalli pesanti emessi proprio da Arvedi AST, tacendo d’altro?
Paradossale la tempistica dell’annuncio querele – aggiunge ancora l’ex assessore – il legale parla nello stesso giorno in cui il sindaco di Terni si reca a Prisciano e osserva una parte del disastro ambientale in corso da anni.
Sono certa che i media locali, ivi inclusi quelli in cui Arvedi AST è inserzionista, abbiano a cuore la vicenda e le ripercussioni sulla città, esercitando comunque liberamente il loro diritto di cronaca sui dati allarmanti delle matrici ambientali, sulle questioni sanitarie aperte e su tutto il resto.
Per decenni, nella piccola provincia ternana, si è minuziosamente intessuta una farisaica vulgata, secondo la quale, senza acciaieria, la città non avrebbe avuto futuro; quindi bisognava tacere dei tanti danni ‘collaterali’ in cambio di un obolo sicuro, fino a barattare il bene più prezioso, la propria salute.
Ma davvero si pensa che, mentre si apre il vaso di Pandora, una vicenda del genere possa oggi fermarsi ai confini della Conca?
Nel resto del mondo si inizia già a parlare dell’assurdo caso Terni (link 1: https://shorturl.at/0fn1B, link 2: https://shorturl.at/6MIP3); al momento opportuno registreremo altri fatti, che qui non anticipo, ma nessuna iniziativa di Arvedi AST -nei tribunali o sui media- potrà fermare la disclosure sul fronte ambientale/sanitario, né tantomeno potranno essere bloccati i molteplici procedimenti giudiziari che io stessa ho doverosamente richiesto contro pratiche fuorilegge, da spazzare via assieme alla classe dirigente che le sostiene.
Sarà un autunno caldo: con i denari del fantomatico Accordo di Programma, si consiglia Arvedi AST di acquistare un buon condizionatore”.