A Terni è scontro su una materia assai delicata, quella dell’assistenza ai disabili.
Nei giorni scorsi c’è stato il duro attacco dell’associazione AFAD sui progetti “innovazione sociale” per i quali “Nessuno ci ha coinvolto nel processo di individuazione degli obbiettivi, nessuno ci ha chiamato nonostante si sbandieri di avere sempre la porta aperta, come nessuno ha chiamato nessuna delle associazioni accreditate, nessuno ha condiviso con noi le priorità! La sostanza: una cosuccia che vale 1,5 milioni di euro. Contenuti vaghi dei quali sfuggono le finalità nel senso più articolato. Basterebbe leggere la delibera e poi la determina, per rendersi conto che a Terni è cambiato solo il colore di chi governa ma non la sostanza. Basterebbe leggere la determina per non trovare alcun nome di nessuna nuova impresa del terzo settore (coop NDR) che si aggiunga a quelle già note.” “Saranno i soliti poteri forti a condizionare le scelte della nostra città?” concludeva la nota dell’AFAD
QUI IL COMUNICATO INTEGRALE
Oggi replica con una lunga la nota il gruppo consiliare della Lega. La Lega non nomina l’AFAD ma è chiaro il riferimento ad essa. Secondo il gruppo di maggioranza a Palazzo Spada le affermazioni rese sono frutto di “pregiudizio e leggerezza”, si basano su “fatti strumentalizzati” se “non veri”. “Le insinuazioni diffuse sono gravi perché gettano un’ombra sull’operato degli uffici amministrativi.Il risultato di questa campagna denigratoria e diffamatoria sarà l’ennesimo immobilismo in cui troppe volte sono cadute le amministrazioni locali.”
“Non ci faremo intimidire da questa campagna diffamatoria”.
IL COMUNICATO INTEGRALE DEL GRUPPO DELLA LEGA A PALAZZO SPADA
Le dichiarazioni riportate dalla stampa riguardo la situazione dei disabili a Terni, non corrispondono al vero e ciò è facilmente riscontrabile dagli atti.
E’ evidente che chi utilizza i media locali per strumentalizzare i fatti, è rappresentante e portatore di interessi politici precisi e non di quelli dei suoi associati, con i quali l’amministrazione si è sempre confrontata in modo costruttivo.
Il pregiudizio e la leggerezza con cui sono state fatte certe affermazioni va a discapito del buon operato di tutti coloro che lavorano nelle istituzioni pubbliche con l’obiettivo di riuscire a realizzare quanto gli strumenti normativi ed economici consentono.
Quale amministratore o dipendente pubblico potrebbe avere interesse a non garantire l’erogazione dei servizi ai propri concittadini? Se quanto riportato fosse vero, non sarebbe necessario procedere settimanalmente a contestare l’operato dell’amministrazione.
Nel dettaglio:
i progetti di vita indipendente stanno andando avanti in linea con i progetti regionali, sono in corso i finanziamenti 2014, 2016 e 2019, e a seguito del nuovo decreto rilancio, l’amministrazione sta avviando una nuova fase di interlocuzione con la Regione per ulteriori risorse per lo stesso progetto; Le nuove modalità di voucherizzazione per il trasporto, volute dal precedente assessore seppur hanno consentito un risparmio sulle uscite del Comune hanno prodotto, come risaputo, diversi problemi con utenti e familiari, a tal proposito è necessario però ricordare che l’ente, versa in una situazione di dissesto finanziario, non certo per le scelte operate da questa amministrazione.
Tutte le attività ludiche compresa la piscina, come ben sanno i rappresentanti delle associazioni, avendo sempre fatto parte dei tavoli congiunti con l’amministrazione e l’assessore, si sarebbero dovute avviare dal 1 marzo. Ovviamente la pandemia non ha consentito l’erogazione di tali servizi.
Nonostante questo si è avviato un intenso tavolo di collaborazione con la USL Umbria 2 ed il Servizio di Neuropsichiatria Infantile, secondo le giuste indicazioni regionali, per rimodulare tutte le attività in merito all’assistenza scolastica per i disabili e ciò con il dovuto e prezioso concorso degli educatori sia del servizio pubblico che del terzo settore. E’ in corso, peraltro, anche la riformulazione dell’attività ricreativa a decorrere dal 1 giugno e per tutti i mesi estivi.
Altro tavolo che si è avviato, in collaborazione con le istituzioni e gli Assessorati dell’Istruzione e del Welfare, è quello dell’assistenza scolastica, per valutare le possibili strategie da avviare a settembre.
Questo comune ha inoltre disciplinato le modalità con le quali dovranno essere rimodulati i servizi e ciò senza discrezione alcuna ma secondo i decreti ministeriali per l’emergenza Covid ed il protocollo d’intesa firmato dalla Regione con Sindacati, Associazioni Datoriali e ANCI.
L’assessorato alle politiche sociali e l’assessore Ceccotti operano in assoluta trasparenza confrontandosi, per i profili dovuti e come da legge, con i legittimi interessati e coinvolgendo, come chiede la Lega secondo i propri principi di assoluto ascolto, tutte e sottolineiamo tutte le associazioni di volontariato ed il terzo settore, senza subire diktat di alcuno che si ritiene più rappresentativo di altri, e più volte pubblicamente le associazioni pressoche unanimemente hanno affermato la loro condivisione e plaudito a questo lavoro costruttivo.
In merito al bando ministeriale i cui contenuti sono MINISTERIALI di Innovazione sociale, aperto sin dal 2018, ricordiamo che i termini erano stati prorogati sino al 31 maggio 2020. Sarebbe stato penalizzante per tutta la collettività, nonostante il Coronavirus, non tentare di partecipare.
L’amministrazione con una procedura di evidenza pubblica sta tentando di individuare un partner per presentare una proposta dai contenuti predefiniti dal ministero, per ottenere un finanziamento per la collettività.
Secondo quello che leggiamo, si sarebbe dovuto: “concertare” i requisiti far scadere i termini per la presentazione dei progetti ed attendere qualche utile ed interessante suggerimento da chi, tramite la stampa, definisce il bando ministeriale avente le caratteristiche dei “vaghi contenuti” e del quale sfuggono le finalità.
Le insinuazioni diffuse sono gravi perché gettano un’ombra sull’operato degli uffici amministrativi, le parole hanno un valore, possono essere macigni, e mai un uomo dovrebbe fare un’accusa anche con leggerezza, poiché questo nuoce prima di tutto alle persone, allo Stato e a tutti quei cittadini e lavoratori onesti.
Il risultato di questa campagna denigratoria e diffamatoria sarà l’ennesimo immobilismo in cui troppe volte sono cadute le amministrazioni locali.
La Lega di Terni non si lascia intimidire da alcuno e darà il suo pieno sostegno politico a chi opera in trasparenza, piena legalità e procedure di evidenza pubblica e non asseconderà in alcun modo questa iniziativa denigratoria ed anche diffamatoria che ha l’unico obiettivo di perseguire l’immobilismo in cui troppe volte sono cadute le amministrazioni locali.