“I controlli svolti dai NAS in questi giorni , nei centri fitness della nostra città certificano la bontà delle nostre azioni per il contenimento del virus COVID 19 ; nessun focolaio si è verificato nelle palestre ma solo casi sporadici prontamente gestiti grazie alla collaborazione con la ASL territoriale .
Venire tacciati di essere quello che non siamo ossia “ untori” , o persone superficiali che non attuano in modo preciso le disposizioni delle autorità governative ferisce in primis la nostra professionalità e dignità di uomini”.
Lo afferma il comitato dei gestori delle palestre e dei centri fitness di Terni.
“Vorremmo portare all’attenzione dell’opinione pubblica la difficile situazione in cui versano le palestre (centri fitness) del nostro territorio ; una crisi di settore iniziata il 9 marzo con la chiusura stabilita dal D.P.C.M, continuata con i successivi decreti restrittivi di contingentamento del numero degli ingressi e le dispendiose spese di sanificazione e i protocolli vari cui siamo costretti , nostro malgrado, a sottostare ed attuare scrupolosamente .
L’apice di questa drammatica vicenda – aggiungono i gestori delle palestre di Terni – si è avuto con la Conferenza stampa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte , che ha dato un ultimatum di 7 giorni per adeguare le strutture che non rispettano i protocolli; noi firmatari di questo documento abbiamo lavorato da sempre ed in modo particolare in questo ultimo anno con serietà e la diligenza del buon padre di famiglia , attuando minuziosamente i costosi protocolli imposti dal Ministero della Salute di concerto con il Comitato Tecnico Scientifico , dalle Federazione sportive nazionali e dagli enti di promozione sportiva.
Giova ricordare che non vi è nessuna evidenza scientifica che dimostri che l’attività sportiva svolta nei nostri centri fitness in maniera distanziata e con continui interventi di sanificazione possa generare pericolosi focolai pandemici.
Ha un senso continuare le nostre attività in questa situazione ? Le palestre grazie a questa opera di informazione “ politicamente scorretta” si stanno svuotando ed i pochi ricavi non riescono a coprire le ingenti spese.
Le leggi “ mancia” approvate in questo periodo – scrivono ancora i gestori delle palestre di Terni – sono state utilizzate per interventi di sanificazione e messa in sicurezza delle nostre strutture ; nessun ristoro abbiamo avuto per l’evidente calo di fatturato stimato in media del 50% rispetto allo scorso anno.
Chiediamo contributi a fondo perduto per non far morire le nostre attività ed una presa di posizione netta delle istituzioni locali su questa folle opera di disinformazione che sta minando la credibilità del nostro settore.
Vorremmo ringraziare Pubblicamente l’Assessore allo sport del Comune di Terni Elena Proietti che nella giornata di ieri ci ha testimoniato la sua solidarietà partecipando alla riunione di questo comitato spontaneo dei gestori delle palestre della nostra città”.