I servizi educativi comunali hanno realizzato un organico progetto di didattica a distanza, denominato “Happy Sec” per questo periodo emergenziale del Covid-19 che si esplica attraverso l’uso di vari strumenti tecnologici dalla rete all Tv, venendo così incontro all’utenza differenziata delle famiglie.
Allo scopo di promuovere, divulgare, far conoscere e documentare, l’attività di didattica a distanza è stato attivato il gruppo “Terni Sec” all’interno della pagina Facebook del Comune di Terni per condividere materiali ed esperienze tra i bambini, le bambine e le famiglie coinvolte. In più ci saranno su Nuova Tele Terni 10 passaggi (ogni mercoledì alle 10.30 e in replica alle 16.30) per far conoscere il progetto Happy Sec più ampiamente alla città, rendendolo fruibile anche a destinatari diversi da quelli che hanno accesso ai social.
Per accompagnare il percorso si è implementato lo spazio del sito istituzionale a disposizione con una nuova pagina Happy Sec all’interno della sezione scuola dove è documentato e promosso il lavoro svolto dai servizi educativi del comune. All’interno dello spazio del sito una breve illustrazione del progetto propone, per ogni servizio, un estratto sintetico dei percorsi attivati mediante brevi descrizioni e immagini illustrative. Qui è possibile visionare piccole pillole delle attività proposte e svolte dalle insegnanti, quali favole e filastrocche appositamente rivisitate e riadattate per i bambini, tutorial illustrativi delle attività da svolgere a casa, o relativi a suggerimenti per creare materiali per lo svolgimento delle varie attività, storie elaborate o riadattate dalle insegnanti, per spiegare ai bambini la particolare situazione vissuta nei giorni della quarantena, e molto altro ancora.
“Con queste iniziative i Sec – ha dichiarato l’assessore alla scuola Cinzia Fabrizi – vogliamo essere vicini alle famiglie ma anche mettere a disposizione un servizio per tutti. Proseguiremo in questa direzione nella speranza di attivare presto dei servizi come quello dei campi estivi e compatibilmente con le indicazioni governative, in cui si esplica la socialità dei bambini in modo più diretto e funzionale alle loro esigenze”.