“E’ avvilente questo battage mediatico contro il nostro operato, quello che stiamo facendo contro la pandemia. Sono qui a ricordare che il medico di medicina generale viene chiamato medico di fiducia perché la scelta è fiduciaria. Questo rapporto di fiducia è stato minato e non riusciamo a capire il perché. Non è possibile he vengano inviate delle pec intimidatorie , scritte da avvocati, da parte dei nostri pazienti che ci hanno scelto e che ci hanno reso depositari della loro salute. Noi non riusciamo a capire il perché”.
A dirlo è la dottoressa Simonetta Centurione che questa mattina, insieme a molti altri suoi colleghi , ha voluto incontrare gli organi di informazione per esprimere la propria amarezza e il proprio sconcerto su quanto sta avvenendo in questi ultimi giorni con minacce, intimidazioni, accuse nei confronti dei medici.
“Voglio ribadire fortemente – ha aggiunto la dottoressa Centurione – che il nostro operato non sarà assolutamente inficiato da intimidazioni di nessun genere, noi agiamo sempre secondo scienza e coscienza , seguendo il codice deontologico, seguendo le normative ministeriali, regionali e aziendali. Non ci lasceremo intimidire da nulla, da sit-in, da proteste, perché noi agiamo secondo quanto riteniamo opportuno e si debba fare e quindi non saremo soggetti emotivamente a minacce di nessun genere”.
Le pec sono cominciate ad arrivare nelle ultime settimane con l’avvicinarsi delle date di avvio di provvedimenti più stringenti nei confronti di coloro che non hanno aderito alla campagna vaccinale anti-covid. Le minacce di procedere per vie legali nei confronti dei medici sono strumentali alla volontà di farsi prescrivere l’esenzione o al differimento del vaccino.
Viene definita “ostensione” della prescrizione medica, questo tentativo di aggirare il vaccino anti-covid.
“Loro dicono – è stato spiegato – che secondo l’AIFA c’è l’obbligo della prescrizione, essendoci l’obbligo della prescrizione c’è la necessità di indagare se ci sono effetti collaterali del farmaco dunque si presentano dal medico con una lista infinita di esami strumentali che vogliono, gratis, e fino a quando non hanno fatto tutti gli accertamenti che loro richiedono vogliono l’astensione al vaccino. Il loro obiettivo è quello di avere una proroga di uno-due mesi per potere andare avanti nella loro lotta, non vaccinarsi e non sottoporsi al green pass. Questa è la tattica che stanno utilizzando , aiutati dagli avvocati”.
“Chi non vuole farsi il vaccino si prenda le sue responsabilità senza mettere di mezzo altre persone – ha detto la dottoressa Annamaria Leonelli. Non solo le pec con le intimidazioni, ma minacce e sbeffeggiamenti avvengono anche in ambulatorio. Ci sono persone – ha aggiunto la dottoressa Leonelli – che mangiano sulle paure degli altri, diciamo la verità, se non chiariamo questo concetto siamo ridotti ad avere la presunzione di queste persone di capire più della classe medica. E’ ora di finirla. Se non si vogliono vaccinare si prendano le loro responsabilità ma non ci devono più disturbare nella nostra professione”.
“Deve essere chiaro – ha ribadito la dottoressa Centurione – che qualora il rapporto fiduciario medico-paziente venga meno abbiamo la facoltà di chiedere ai nostri pazienti di lasciarci, di scegliersi un altro medico e se non lo fanno spontaneamente abbiamo il diritto alla ricusazione del paziente per interruzione del rapporto di fiducia. Possiamo farlo e lo faremo.”
A margine si è appreso che sono pochissimi i medici della provincia di Terni che non si sono vaccinati, una ventina in tutto, più di un terzo già in pensione. Sono comunque stati sospesi dall’ordine.