“Nel 1992 avevo 18 anni, fu un momento di shock , piombammo in una situazione che sembrava poco attuale per chi allora aveva 18 anni.Un bagno di cruda realtà. La mafia colpì al cuore lo Stato attraverso i suoi servitori e molte cose non sono state più le stesse. Ricordo ancora di più quando fu colpito Borsellino (19 luglio 1992, ndr) forse in modo ancora più vivido perché c’era il collegamento molto forte con l’episodio accaduto prima.Sono stati episodi che hanno segnato ciascuno di noi, hanno segnato la storia d’Italia, hanno segnato la storia della lotta alla mafia.”
Lo ha detto il sindaco di Terni, Leonardo Latini, a margine della manifestazione-ricordo che si è svolta alle ore 17,57, sotto Palazzo Spada dove è stato anche esposto un lenzuolo bianco. L’ora era quella in cui si consumò il terribile attentato in cui persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e 3 uomini della scorta. La potente bomba causò anche il ferimento di 23 persone.
Oltre la strage di Capaci il sindaco si è soffermato su altri due temi di stretta attualità, le riaperture dopo il lungo lockdown e le vicende che riguardano AST.
A Terni, per il momento, il sindaco non adotterà alcun provvedimento restrittivo. “Ci sono stati degli episodi non proprio piacevoli – ha detto il sindaco – credo che in questo momento in cui si tenta di ripartire adottare dei provvedimenti restrittivi senza avere uno storico…..ho contatto il questore che ci ha assicurato che in questo fine settimana saranno intensificati tutti i controlli, vedremo quali saranno gli esiti di questi controlli, poi decideremo.Un invito a tutti a un maggior senso di responsabilità di quello avuto fino ad oggi per non vanificare tutto quello che è stato fatto in questo momento.”
Per quanto riguarda Ast e la sua messa sul mercato da parte di Thyssenkrupp, il sindaco Latini ha detto che si tratta di “notizie preoccupanti, inaspettate per le tempistiche, non completamente inaspettate se uno seguiva le vicende dell’azienda e anche le dichiarazioni della dirigenza locale o le evoluzioni di ciò che succedeva in Germania. Occorre uno sforzo collettivo – ha aggiunto il sindaco – che parte da qui, per salire alla regione, fino al governo e all’Europa. Un piccolo passo avanti è stato fatto con l’emendamento sulla golden power che consentirà una tutela dell’azienda fin quando durerà l’emergenza covid. Speriamo che a livello governativo si rendano conto della strategicità di Ast perché una realtà industriale come quella italiana non può fare a meno dell’acciaio inossidabile che viene fatto a Terni, lo produciamo solo noi. La golden power è un’argine alle speculazioni. Non possiamo diventare importatori di acciaio essendo noi uno dei maggiori consumatori.”