Porre al centro il paziente interagendo a livello multidisciplinare. Una procedura innovativa applicata per la prima volta a Terni dal dottor Andrea Giovanni Martinelli urologo, responsabile chirurgia laparoscopica dell’ospedale Santa Maria. Il dottore si è trovato ad affrontare un tumore renale di ben 4 centimetri su una donna di 40 anni. La priorità è quella di conservare l’organo asportando solo la parte malata ma il problema è l’alto rischio emorragico. In pratica per poter procedere con l’operazione si chiude l’arteria del rene provocando un’ischemia su un tessuto che è molto sensibile e che può avere compromissioni per gli anni successivi. Il dottor Martinelli, considerata anche la giovane età della sua paziente, ha avuto la brillante idea di rivolgersi al collega Massimiliano Alligritti, radiologo interventista che opera direttamente sui vasi sanguigni. Il dottor Allegritti, quindi, è entrato nel rene ed ha isolato, dal punto di vista vascolare, la neoformazione chiudendo l’arteria ed evitando l’ischemia dell’organo. Il dottor Martinelli ha poi proceduto all’esportazione della massa tumorale in maniera laparoscopica ottenendo il miglior risultato possibile per la paziente. Un approccio medico talmente avanzato che è stato oggetto, proprio in virtù della sua innovatività, di un confronto con alti luminari del settore, in un importante congresso che si è tenuto a Bordeaux.