“L’universalità di un’iniziativa non può essere rivendicata da qualcuno”. Gli assessori alle politiche sociali Marco Celestino Cecconi e alle pari opportunità Elena Proietti ribadisco in conferenza stampa il concetto già espresso ieri in un post pubblicato sui loro profili Facebook di cui abbiamo parlato in questo pezzo https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/bella-ciao-in-piazza-nella-giornata-contro-la-violenza-sulle-donne-492029
“Sulle note di un brano noto in Italia per altri versi, hanno sostenuto, c’è stato il tentativo di appropriarsi di qualcosa che è di tutti”.
I due amministratori hanno puntualizzato come l’impegno al contrasto della violenza di genere sia particolarmente sentito dall’amministrazione comunale che, anche in collaborazione con alcune associazioni, in accordo con la Regione ed il sostegno del Dipartimento pari opportunità ha attivato diversi servizi rivolti alle donne vittime di violenza. Addirittura c’è un punteggio speciale per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale sociale a queste donne.
“La giornata che abbiamo organizzato ieri (giornata internazionale contro la violenza sulle donne) è il frutto della collaborazione degli assessori alle politiche sociali, alle pari opportunità e al commercio. Sono attività che hanno riguardato, riguardano e riguarderanno, perché il programma è ancora lungo e articolato, aspetti sensibilissimi che sono materia anche del Ministero degli Interni e della polizia di Stato. I tanti che hanno partecipato, ha sottolineato l’assessore Cecconi, hanno riconosciuto la bontà dei contenuti e del lavoro svolto. Noi chiediamo rispetto perché la giornata internazionale contro la violenza sulle donne è talmente universale che non è di nessuno, non ha colore, non ha partiti. Quindi vanno evitate le parodie che lasciamo eventualmente alla festa o a qualche attività ludica”.
“La nostra non è una polemica – ha sottolineato l’assessore Proietti – è un appello affinché determinate manifestazioni non vengano politicizzate. Per l’organo che stiamo istituendo, la Consulta delle pari opportunità, io mi batterò fermamente perché non sia un organo politico ma un organo a servizio della gente, al servizio delle fasce più deboli.”