“La Task Force «Unite4Heritage» Caschi Blu della cultura”. Questo il tema scelto per concludere la diciassettesima stagione del Gruppo Archeologico DLF Terni. E a parlarne è stato chiamato il Tenente Colonnello Guido Barbieri, Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Perugia.
“Si tratta di quellatask force nazionale, nata da un’idea prettamente italiana – spiega Maria Cristina Locci responsabile del Gruppo Archeologico DLF – specificatamente dedicata alla salvaguardia del patrimonio culturale, che opera sotto gli accordi Unesco e comprende l’utilizzo di forze militari e civili nelle zone a rischio per salvare i beni culturali dell’umanità preservandone il valore identitario. Solo con l’integrazione di tale componente culturale nelle operazioni di supporto alla pace e alla sicurezza internazionale, si potrà evitare quella orrenda e temuta obliterazione del passato voluta dai terroristi con lo scopo di resettare o riscrivere la storia da un nuovo inizio, secondo cui dovrebbe esistere solo la propria esclusiva visione del mondo. L’Italia è il primo Paese ad aver dato vita a tale Task force della cultura, la cui idea ben descrive la ferma volontà del Paese nel contrastare la barbarie e l’oscurantismo di quanti vogliono distruggere i simboli dell’arte, della cultura e della civiltà. Solo proteggendo la propria cultura si potrà salvaguardare la propria identità, rischiando altrimenti di perdere se stessi”.
Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, alle dipendenze del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, da cinquant’anni svolge compiti riguardanti la sicurezza e la salvaguardia del patrimonio culturale nazionale, attraverso la prevenzione e la repressione dei reati. A Perugia ha iniziato ad operare il 31 marzo 2016. Si avvale di uno strumento informatico che è la “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti” che contiene informazioni sui beni da ricercare, di provenienza italiana e estera: 1.240.565 opere da ricercare e 6.500.000 beni culturali descritti.
Il Comando TPC interviene anche mediante la Task Force “Unite4Heritage” in aree di crisi nell’ambito di missioni dì pace per la salvaguardia e la tutela del patrimonio culturale dei Paesi interessati. In collaborazione con i funzionari del MiBACT, svolge un prezioso ruolo di censimento e messa in sicurezza di opere d’arte nelle aree colpite da calamità naturali, come nel terremoto che ha colpito anche l’Umbra.
L’Umbria è sempre un territorio interessante per chi cerca di appropriarsi di opere spesso di valore inestimabile, anche se nel 2018 è stata registrata una sensibile diminuzione dei reati: 11 furti contro i 15 del 2017. Il bilancio dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale parla del recupero di beni antiquariali, archivistici, librari e archeologici per un valore di circa 300 mila euro e del sequestro di opere contraffatte di noti artisti contemporanei che avrebbero potuto fruttare circa 5 milioni di euro.