Cambio al vertice del Fai ternano. Dopo oltre 12 anni, infatti, l’architetto Silvia Giani fondatrice ed animatrice della Delegazione, lascia l’incarico al’Ambasciatore Raffaele de Lutio.
“Questa esperienza, a me e al vicecapo delegazione Michele Giorgini, ci lascia un grande bagaglio umano, culturale – ha dichiarato Giani – e noi lasciamo a questa città un patrimonio di aperture, di scoperte e riscoperte che è il nostro orgoglio. Abbiamo posto tanta cura nella formazione dei giovani ed abbiamo creato un Fai Giovani molto forte e molto competente, che vediamo come il nostro futuro. Abbiamo dedicato molto tempo anche alla scuola ed ora abbiamo generazioni di ‘ciceroni’ vivranno le nostre strade, i nostri paesaggi con una coscienza ed una consapevolezza importanti”.
L’architetto Giani non abbandonerà il Fai: continuerà a collaborare sia nella Delegazione di Terni che in qualità di Vice Presidente della Delegazione regionale.
“Entro in una realtà meravigliosa – ha commentato l’Ambasciatore Raffaele de Lutio – che ho conosciuto quindici anni fa e che piano piano è diventata, per me e mia moglie, la nostra vita. Con enorme entusiasmo collaboro con la famiglia del Fai per rafforzare la conoscenza del patrimonio straordinario di Terni e dei comuni limitrofi nonché per mobilitare le risorse per cercare di dare anche una risposta in chiave economica alle esigenze della città perché la cultura è anche foriera di opportunità di lavoro e di ritorno economico, che in questi tempi è fondamentale.”
Quest’anno per la Giornata d’Autunno, prevista per domenica 13 ottobre, i Giovani del Fai hanno scelto di proporre la visita di due borghi, alla scoperta delle tracce di un illustre passato in due antichi castelli delle Terre Arnolfe: Portaria e Macerino.
L’antico castello di Portaria si sviluppa lungo un diverticolo della via Flaminia, una scorciatoia che da Carsulae permetteva di raggiungere Spoleto. Questa venne utilizzata nel 1499 da Lucrezia Borgia, che andava a prendere possesso del governatorato di Spoleto ed alloggiò in una delle case sulla piazza. L’antico nome era Porcaria, evidenziando l’importanza dei boschi circostanti per il pascolo dei maiali, una risorsa vitale nel periodo longobardo, tanto da richiedere la figura dell’arciporcaro, ufficiale addetto al loro mantenimento. Nel medioevo diviene uno dei castelli più importanti delle Terre Arnolfe, un vasto feudo che comprendeva molte terre tra Terni, Spoleto e Narni. Il borgo conserva intatta la sua struttura medievale e si sviluppa intorno ad una caratteristica piazza dominata dall’alta torre dell’orologio. L’edificio più notevole è sicuramente la chiesa parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo che conserva al suo interno un interessantissimo organo del 1796 di Aldobrando Fedeli. Alle 18 di domenica 13 nella chiesa il Maestro Catalucci illustrerà le caratteristiche dell’organo e farà ascoltare alcuni brevi brani di musiche d’epoca.
Il castello di Macerino, sorge alla sommità di un monte, fortificando un insediamento precedente. Si tratta di un luogo di grande rilevanza strategica, per lungo tempo capoluogo delle Terre Arnolfe, finché il vicario di questo dominio non si trasferì a Cesi. In questo periodo costituiva un centro ricco e popoloso con oltre 300 abitanti. A testimonianza di questa fase di rilevanza economica e politica resta il palazzo di Comunità, sede amministrativa del contado, poi divenuta residenza privata dei Massarucci, nobile famiglia di cui il più illustre esponente fu Alceo, sindaco di Terni e senatore del Regno d’Italia. Oggi il paese è ormai privo di residenti permanenti ed è caratterizzato da seconde case e case vacanze. Il suo ricco passato è evidenziato dalla forma di castello ellittico stretto tra alte mura, rinforzate da possenti torrioni che rinserrano tutto il borgo, al cui interno sorge la chiesa di San Biagio, caratterizzata da due navate, sorta sul luogo dell’antico maschio del castello.
Ricordiamo che ogni visita prevede un contributo facoltativo a sostegno dell’attività del Fai. Inoltre si può contribuire anche alla campagna “Ricordati di salvare l’Italia”, una raccolta fondi per proteggere l’Italia più bella e garantirle un futuro. Fino al 20 ottobre, sul sito www.fondoambiente.it, ai nuovi iscritti è riservata una speciale quota di iscrizione di 29 euro anziché 39. Dal 7 al 27 ottobre, invece, si potrà inviare un sms solidale, del valore di 2 euro, o effettuare una chiamata per una donazione da 5 o 10 euro, al numero 45584.