Nel 580° anniversario della nascita di Piermatteo d’Amelia andrà in scena un progetto multidisciplinare che intende valorizzare e comunicare, attraverso linguaggi diversi, la personalità del Maestro amerino.
La prima assoluta si terrà domenica 28 settembre alle ore 17.30 nella sala dell’Orologio del Caos – Centro Arti Opificio Siri di Terni.
L’iniziativa, a ingresso gratuito, è promossa dalla Unitre di Amelia, presieduta da Mara Quadraccia, con la direzione artistica del maestro Giulio Castrica e il contributo della Fondazione Carit di Terni e Narni.
Lo spettacolo prevede una composizione multimediale per immagini da proiettare come backdrop, per mettere in rilievo la vita dell’artista e gli elementi stilistici delle sue opere.
Come afferma Paul Harden: “Le sequenze video saranno costituite da una serie di riprese in estremo close-up in continuo movimento; i dettagli che emergono e scompaiono insieme a tratti e pennellate andranno a costituire un ambiente magmatico, astratto che in alcuni momenti si aprirà rivelando le opere nella loro interezza.”
Il video sarà accompagnato dall’opera musicale originale “Piermatteo 2025”, composta dal maestro pluripremiato Emanuele Stracchi, su indicazione del direttore artistico e chitarrista Giulio Castrica.
La composizione si articola in 13 brani, costruiti secondo la proporzione della sezione aurea negli intervalli tra le note. L’esecuzione sarà affidata al quartetto d’archi Gynaikos (Scuola di musica di Fiesole, fondata nel 1974 da Piero Farulli e oggi sotto la direzione artistica del Maestro Alexander Lonquich), composto da Emma Zebi, Costanza Gabrielli, Giorgia Bartoccini e Benedetta Matteoli, con la partecipazione del maestro Castrica alla chitarra.
Lo spettacolo include anche un testo per voce narrante, scritto da Mara Quadraccia con la consulenza storico-artistica di Lucilla Vignoli, interpretato dall’attore Giancarlo Sgrigna, che darà voce a Piermatteo stesso raccontando fatti e aneddoti della sua vita.
Proprio nel museo di arte moderna e contemporanea “A. De Felice” di Terni è conservata la Pala dei Francescani, mirabile polittico del pittore amerino.
Elisabetta David, che nel 1987 scoprì il documento presso l’Archivio di Stato di Terni, ricorda: “Non posso dimenticare quel momento: non si avevano ancora certezze sull’attribuzione dell’opera ed ecco che trovo la scrittura privata del 29 settembre 1483 in cui si precisa che il bozzetto era nelle mani di Dionisio di Giovanni, procuratore dei francescani.”
Per completare l’opera occorsero due anni, venticinque ducati, vitto e alloggio per il pittore e i suoi garzoni, per un capolavoro che ancora oggi splende nella sua cornice originale, con i colori sfavillanti dei personaggi sul fondo oro.
L’immagine scelta per il manifesto e il logo del progetto è un dettaglio di questa pala: la mano sinistra della Vergine.
La selezione è stata curata dalla professoressa Ilaria Sgrigna del liceo classico, artistico e professionale di Orvieto, che spiega: “Il gesto della Madonna presenta il noto motivo del leggerissimo velo trasparente che pende dalla mano sinistra e che si trova anche nella tavola del museo di San Marco di Firenze, nella tavola di Berlino o ancora nell’affresco della controfacciata della chiesa di Sant’Agostino a Narni. Oltre all’azzurrite per gli azzurri e al lapislazzuli per il blu oltremare, al cinabro per la gamma di rossi, Piermatteo fece largo uso, com’era consuetudine, dell’ocra gialla, che funge da base per tanti dipinti e che si ritrova soprattutto nelle aureole, negli incarnati e nei capelli del Bambino. Nel vettoriale a due colori, in particolare (realizzato in ocra gialla e terra di Siena bruciata), si è voluto dare risalto alla pulitissima linea di contorno, sempre presente nei dipinti di Piermatteo, caratteristica che denota l’accurata conoscenza del disegno, probabilmente perfezionata alla bottega di Filippo Lippi o del Verrocchio.”
Lucilla Vignoli, autrice del fondamentale studio “Piermatteo d’Amelia, un maestro umbro fra Firenze e Roma”, sottolinea: “Piermatteo è una personalità al pari del Perugino, ma la cui fama in vita non corrisponde a quella attuale. Gran parte delle sue opere sono andate distrutte o collocate in musei, anche all’estero. Solo grazie al lavoro di Federico Zeri si è potuto ricomporre l’importante profilo artistico del pittore.”
Con questo progetto si vuole dunque riaccendere l’attenzione sull’artista, considerato uno dei pittori “della luce”, al pari di Piero della Francesca.
Lo spettacolo sarà documentato con la registrazione di un DVD nel teatro Spazio fabbrica di Lugnano in Teverina, per testimoniare l’intero percorso creativo e realizzativo.
“La Unitre di Amelia – afferma la presidente Mara Quadraccia – da sempre impegnata per la cultura e il sociale, intende così dare seguito, con linguaggi attuali, agli interessanti convegni e ai restauri delle opere già sostenuti dalla Carit, che hanno gettato nuova luce su uno dei più importanti artisti del Rinascimento.”
“Piermatteo 2025” coinvolgerà le sedi Unitre di vari Comuni, le associazioni del terzo settore e le cooperative che si occupano di inclusione sociale.
Grazie all’uso di nuove tecnologie, saranno forniti strumenti innovativi per la conoscenzadell’iconografia, con particolare attenzione ai giovani e alla diffusione della cultura artistica.
In linea con il proprio statuto, Unitre intende sviluppare pratiche culturali che favoriscano l’intergenerazione, l’educazione permanente e il legame con il territorio, contribuendo alla promozione di un turismo sostenibile e alla riscoperta dei luoghi e delle comunità locali della provincia ternana.
Dopo la prima di Terni, lo spettacolo proseguirà con altre tappe: il 18 ottobre ore 21, al teatro comunale di Avigliano Umbro; il 23 novembre ore 17, al museo archeologico e pinacoteca “Edilberto Rosa” di Amelia; il 30 novembre ore 17, nella sala degli Scolopi di Narni.