Polemiche intorno alle vertenza Sicuritalia che gestisce la vigilanza privata in Ast. A suscitare la risposta dei sindacali confederali e della RSU Fiom Cgil di Ast è stata una dichiarazione del sindacato ANGPG, il cui presidente Giuseppe Alviti ha invitato Cgil-Cisl e Uil a “dissociarsi dal comparto metalmeccanico che giustamente difende il proprio comparto ma invita a non chiedere intervento delle istituzioni per le 40 famiglie della vigilanza privata che giustamente svolgono questa professione ma si devono vedere sostituiti da metalmeccanici nel fare vigilanza”.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs di Terni contestano la presa di posizione espressa dal presidente Angpg (Associazione nazionale guardie particolari giurate) che “a nostro parere – scrivono in una nota – genera una guerra tra diretti e indiretti, di cui non c’è alcun bisogno, e non fa altro che insinuare incertezza tra i lavoratori.
Il percorso sindacale messo in campo dalle organizzazioni confederali – viene spiegato – è lineare ed è stato condiviso dai lavoratori presenti all’assemblea. Il rischio che si sta correndo in questa fase è quello di strumentalizzare le posizioni del sindacato confederale, al fine di compromettere le azioni e la coesione dei lavoratori e delle lavoratrici della vigilanza privata.
Dopo aver espletato le procedure previste dalle norme sulla proclamazione dello sciopero e con la convocazione del prefetto, si definiranno tutte le azioni volte a salvaguardare posti di lavoro e famiglie.
Non si accettano lezioni da nessuno perché il nostro essere sindacato è volto alla tutela delle persone che, nella difficoltà, sanno di poter trovare un punto di riferimento certo, quando si tratta di difendere il lavoro in tutte le sue articolazioni non ci sono divisioni tra organizzazioni sindacali e categorie delle stesse.”
“In primo luogo, contestiamo la presa di posizione espressa in queste ore dal presidente Angpg che a nostro parere genera una guerra tra diretti e indiretti e non fa altro che mettere incertezza tra i lavoratori – scrive in una nota la RSU Fiom-Cgil – rivendichiamo per i lavoratori che hanno svolto il Job-posting per la vigilanza il riconoscimento della selezione e che quindi svolgano tale mansione.
In questi anni tutti i lavoratori della Vigilanza di Ast hanno acquisito nuove e più ampie competenze, tese alla salvaguardia del patrimonio industriale e nell’attuale organizzazione del lavoro gli operatori quotidianamente svolgono con professionalità ed impegno i turni di lavoro. Ricordiamo che l’ente vigilanza è impegnato in prima istanza nella gestione di eventuali emergenze sia interne che esterne del sito in base al rischio rilevante (SEVESO).
La RSU FIOM -CGIL di AST, da ultimo ribadisce di aver contestato più volte alla vecchia proprietà l’utilizzo del personale armato per attività che rientravano nelle normali gestioni dei reparti, tuttavia le scelte sbagliate del passato, non possono ricadere sui lavoratori e le loro famiglie.”