Un nuovo romanzo di Sauro Pelleruci ha visto la “luce” in maniera ufficiale soltanto ieri, giovedì 26 maggio nell’incantevole cornice del PalaSì! di Terni.
A presentare l’opera ci ha pensato lo scrittore Antonio Luna, per tracciare l’impalcatura narrativa del romanzo: “”Il bosco e la ghiandaia” è una potentissima saga familiare di grande intensità e policromia. Scelgo il termine ‘policromia’ perché l’autore riesce a raccontare in profondità tanti personaggi che non rischiano mai di risultare simili tra loro. Ciò che mi ha colpito subito è stato il patto narrativo che Pellerucci ha instaurato con il lettore: è estremamente potente, non solo sotto l’aspetto elegiaco, ma nella volontà di rappresentare una saga famigliare ripercorrendo quasi un secolo di storia nella quale, le vere protagoniste, sono le donne. Il romanzo è strutturato in modo tale che l’edificio non cada, attivando così quella ‘sospensione dell’incredulità’ che ci trascina all’interno della storia e ci fa legare indissolubilmente ai personaggi.”
Un romanzo dall’architettura emancipata, nutrito da un patto col lettore che non lascia spazio al caso. Pellerucci ha costruito un testo la cui narrativa incalzante si pone come strumento funzionale dello sviluppo circolare delle vicende.
La presentazione è stata arricchita dalla lettura di alcuni estratti del romanzo, recitati da Roberto Rosati. Estratti che hanno suggestionato ed incalzato nel pubblico la curiosità alla scoperta della vicenda delle quattro complesse protagoniste, Anita, Italia, Emma e Martina, quattro universi veri e propri, che si intersecano tra le linee del tempo e quelle dello spazio in un susseguirsi di vicende che onorano storia, Terra e tempo.
Catapultando gli ascoltatori nel Bosco che, nelle parole di Pellerucci, è ‘tutto ciò che i nostri occhi non vedono’. Alla ricerca della ghiandaia, un essere di enorme importanza e resilienza, che cerca, si nutre e nutre il bosco.
“Un libro ha valore per quello che riesce a lasciare al lettore- ha argomentato Sauro Pellerucci – Il bosco e la ghiandaia è un romanzo d’amore solcato nel racconto della storia e nella cultura delle popolazioni che ci hanno preceduto. Quattro sono le protagoniste, quattro donne straordinarie che impongono la propria femminilità e si fanno carico dei propri errori. Gli uomini sono spettatori di questa potente evoluzione, talvolta attendono, talvolta scoprono virtù tipicamente femminili. Ma nel racconto circolare di questa saga familiare si scorge una luce che ci guida e che non ci fa mai perdere la speranza. È un qualcosa di resiliente e generativo che non può non farci riflettere su quanto il mondo, più volte distrutto, rinasca sempre. Il finale stesso ci riconduce alle speranze per il nostro futuro” conclude Pellerucci.