Ha avuto un riscontro molto positivo la raccolta alimentare della Caritas diocesana e dell’associazione di Volontariato San Martino di Terni, effettuata sabato scorso in 9 supermercati della città e a Stroncone per sostenere l’attività dell’emporio solidale di via Vollusiano a Terni. Sono state donate circa sei tonnellate di prodotti alimentari e per l’igiene, in prevalenza pasta, riso, legumi, pelati, prodotti per l’infanzia, tonno e carne in scatola, olio, biscotti e farina. Nella raccolta sono stati coinvolti 178 volontari nei vari supermercati, tra cui 43 giovani, scout, immigrati, ospiti delle case di accoglienza delle parrocchie e della Caritas, alcuni bambini con i genitori, catechisti e sacerdoti, rappresentanti della comunità dei mormoni, 11 persone tra autisti, addetti allo scarico in magazzino e al carico sui mezzi.
“Siamo soddisfatti per l’adesione di tante persone alla raccolta – sottolinea Ideale Piantoni direttore della Caritas diocesana – che è un segno importante di solidarietà, speranza e condivisione diffusa tra la gente. Questo ci aiuta concretamente, in un periodo difficile e di disinteresse da parte del tessuto sociale cittadino nei confronti delle povertà, a sostenere e incrementare l’attività degli empori solidali per svolgere un servizio sempre più esteso ed efficace, di fronte anche al mutare della povertà e della presenza più numerosa di famiglie di italiani bisognosi. Oggi è ancora di più essenziale l’apporto di tante persone che generosamente hanno dato il loro contributo, ciascuno secondo le proprie possibilità, che ringraziamo, insieme ai dirigenti e al personale delle strutture commerciali che hanno aderito. Purtroppo le risorse per continuare nell’opera degli empori sono sempre meno e di conseguenza anche le persone che possono beneficiarne, per questo le raccolte alimentari diventano essenziali per consentire di poter dare risposte concrete alle persone che si rivolgono alla Caritas”.
Attualmente nell’emporio solidale di Terni vengono aiutati 50 nuclei familiari per un totale di circa 200 persone. Sono prevalentemente italiani, famiglie con bambini in tenera età che non hanno il necessario per vivere, donne sole con figli e diverse persone anziane. Ogni settimana circa trenta persone, a rotazione, usufruiscono di questa opportunità che si ripete per ciascuno con cadenza quindicinale o mensile. Recandosi in quello che è un vero e proprio market con una scheda a punti si può acquistare ciò di cui si ha bisogno. La tessera viene caricata di punti in base a dei parametri variabili a seconda della tipologia e situazione complessiva a livello economico-fiscale e sociale dei nuclei familiari. Questo per consentire una spesa equilibrata ed intelligente che educhi gli utenti alla logica del non-spreco.