I titolari di una struttura ricettiva della zona di Borgo Rivo avevano dato in uso alcune stanze a prostituite, tutte italiane e perlopiù provenienti da fuori regione, che vi ricevevano insospettabili signori di ogni età. In seguito ad alcune segnalazioni il personale della seconda sezione della Squadra Mobile di Terni ha effettuato alcuni servizi di osservazione accertando che i clienti non venivano mai registrati e passavano davanti alla portineria senza essere fermati dai titolari. Così è scattata dell’operazione denominata “Lupanare”. Sentite dagli agenti, alcune prostituite hanno ammesso di essere venute a conoscenza della struttura grazie al passaparola tra “colleghe” ed una di loro ha anche riferito di frequentare la struttura da mesi, solitamente dal lunedì al venerdì, intrattenendo in media rapporti con 10 clienti, con tariffe che andavano dalle 50 alle 100 euro, il tutto con il beneplacito dei titolari che, a suo dire, erano perfettamente al corrente dell’attività di meretricio posta in essere nella struttura.
A conferma di come la struttura fosse assiduamente frequentata da “clienti” in tutte le ore della giornata, spiegano gli investigatori, prima di fare ingresso al suo interno gli agenti della Squadra Mobile, insieme a personale della ASL, hanno fermato una persona che pochi minuti prima aveva consumato un rapporto sessuale con una prostituta.
I due titolari, ternani incensurati ultracinquantenni, sono stati denunciati per reati in materia di prostituzione e l’intera struttura ricettiva è stata sottoposta a sequestro preventivo.