Dallo scorso giugno trentasei studenti provenienti da università di diverse parti del mondo – Cina, Corea, Alaska e altri stati degli Usa – guidati dai docenti Nikolas Sarris, Marco Di Bella e Nella Poggi, stanno effettuando stage pratici di conservazione preventiva degli archivi storici presso l’Archivio Storico della diocesi, nel complesso della Curia Vescovile di Terni e restauro dei documenti nei laboratori all’interno del complesso monastico di San Giovanni Battista a San Gemini. Un nuovo progetto scaturito dalla collaborazione con l’ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della diocesi di Terni Narni Amelia ed il direttore del “San Gemini Preservation Studies” Nikolas Vakalis dell’International Institute for Restoration and Preservation Studies di New York, che è incentrato sull’insegnamento del restauro e della conservazione con 5 diversi corsi di restauro quali materiale lapideo, ceramiche archeologiche, rilegature, carta e tecniche tradizionali di pittura.
Il rapporto tra l’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici della Curia di Terni, Narni e Amelia e il San Gemini Preservation Studies è ormai di lunga data avendo curato negli anni passati, nell’ambito del corso di “Restauro della Carta”, il risanamento di molti documenti provenienti anche dall’Archivio Diocesano di Narni, previa autorizzazione da parte della Soprintendenza per i Beni Librari ed Archivistici per l’Umbria.
“Quest’anno si è voluto far lavorare gli studenti nell’Archivio diocesano – spiega Nikolas Vakalis – al fine di farli cimentare direttamente con le problematiche della conservazione dei documenti storici cartacei mettendoli a diretto contatto con l’ambiente in cui sono custoditi. Poi nella seconda parte del programma operare direttamente sui documenti creando così un progetto trasversale tra i due corsi che potrà avere a medio termine sviluppi molto interessanti”.
Gli studenti, quindi, hanno eseguito tutte le operazioni che mirano a creare le condizioni per una conservazione ottimale di alcuni dei volumi e delle raccolte di documenti storici che arricchiscono l’ingente fondo cartaceo dell’Archivio Diocesano. È stato insegnato loro come manipolare i preziosi e delicati volumi, valutarne lo stato di conservazione e poi operare sia direttamente con una delicata riduzione al minimo dei dannosi depositi di polvere e sia indirettamente costruendo dei contenitori con uno speciale cartone che permetterà di preservarli dagli agenti esterni e prolungarne così la vita.
“Nel corso del restauro della carta nei laboratori di San Giovanni Battista a Sangemini – spiega don Claudio Bosi, direttore dei Beni Culturali diocesani – gli studenti operano sui singoli documenti con l’obiettivo di renderli nuovamente consultabili e restituirne il valore nonostante le avversità del tempo. I documenti sono stati selezionati tenendo conto delle priorità evidenziate dalla curatrice dell’Archivio Francesca Piantoni, ma anche dall’urgenza di intervenire che richiedevano le loro condizioni”.
Giovedì 26 luglio dalle ore 16.30, in collaborazione con l’Associazione “A. Canova”, ci saranno visite guidate dai docenti presso i laboratori di restauro della carta e quello di tecniche tradizionali di pittura, all’interno del complesso di San Giovanni Battista, in cui verranno illustrati i lavori che si stanno effettuando.