“Nella risposta, a mezzo stampa, la Presidente Tesei rispetto alla sollecitazione emersa da più parti si è prodigata in una difesa d’ufficio della amministrazione regionale, ma non vi è una sola risposta sullo stato dell’arte della vicenda e ancora più grave è il tentativo di sminuire le problematiche ancora presenti relativamente alla conclusione dell’iter per la firma dell’accordo di programma su Ast”.
È quanto sostiene in una nota l’assessore allo sviluppo economico del comune di Terni, Sergio Cardinali.
“Carente anche dal punto di vista del riconoscimento del ruolo dell’amministrazione comunale in una vicenda che riguarda il futuro dei lavoratori, delle aziende, dei cittadini del territorio ternano. Sarebbe stato utile e istituzionalmente corretto che, viste le preoccupazioni generalmente emerse, la Presidente si fosse preoccupata di convocare un tavolo regionale invitando tutti i soggetti, sindacati compresi , per stabilire una strategia comune utile alla conclusione positiva della vicenda. Credo – aggiunge l’assessore – che le sorti della più grande azienda regionale, fulcro della strategia manifatturiera nazionale, che è ubicata fisicamente nel territorio ternano, non possano essere considerate un fatto privato della Presidente, che ha una responsabilità istituzionale nei confronti del territorio e dell’intera regione. Ricordo da ultimo che la questione Ast resta il fulcro delle politiche di sviluppo per il territorio ternano rispetto al progetto di ambientalizzazione delle produzioni con riflessi indiretti anche sul resto delle attività economiche del territorio e sulla transizione che l’amministrazione sta cercando di costruire in collaborazione con i vertici dell’azienda.
Ricordo che prima del mese di agosto è stato richiesto un incontro a firma dei sindaci del territorio della provincia di Terni in merito alla vicenda del rinnovo delle concessioni delle acque minerali sottoscritto oltre al Comune di Terni dai sindaci di Avigliano, Montecastrilli e Acquasparta, ricevendo una risposta negativa. Alla richiesta legittima delle amministrazioni ternane direttamente coinvolte è seguita una lettera alle strutture amministrative dei comuni interessati per richiedere osservazioni al percorso in atto, ignorando completamente la richiesta politica dei territori.
Questa modalità di amministrazione d’imperio non è più accettabile – secondo l’assessore Cardinali – perché esce da qualsiasi schema di collaborazione istituzionale, nel rapporto tra la Regione e le amministrazioni democraticamente elette dai cittadini”.
SPA – Ufficio Stampa/Agit