Si ha l’impressione che Patrizia Braghiroli, vice presidente del consiglio comunale di Terni del Movimento 5 stelle, abbia atteso l’occasione giusta per attaccare il suo movimento sull’evoluzione dei rapporti con l’odiatissimo Partito Democratico. E l’occasione giusta gliel’ha fornita involontariamente Angelica Trenta, candidata del M5S al consiglio regionale che, ieri, ha avuto il torto di dire la sua sul “meta-progetto” del nuovo Teatro Verdi (se si farà, quando mai si farà).
“Il dibattito sul Teatro Verdi a Terni – ha detto proprio l’altro giorno la Trenta – sta prendendo una piega sconfortante rispetto alle possibilità che questa città merita.
Concordo con chi sostiene come bisognerebbe partire da una gara pubblica, un concorso di idee, dove a vincere non siano i meno peggio, le visioni a breve termine, ma i migliori progetti.
Concordo con i tanti professionisti del settore, uomini di cultura, attori e attrici che in questi giorni hanno fatto sentire giustamente la loro voce per sottolineare quanto il progetto voluto dalla nuova giunta sia inadeguato, scadente rispetto alle possibilità che la nostra Terni merita.
E di migliori e fattibili progetti ce ne sarebbero stati, anche non violando i vincoli della Sovraintendenza, rispetto a quel “miniteatro” proposto dalla giunta leghista.
Ho sempre ritenuto imprescindibile l’idea di un rifacimento del teatro nello stile moderno all’italiana, idea che negli scorsi anni abbiamo portato avanti come Movimento 5 stelle in consiglio comunale inserendo tale proposta nel nostro programma elettorale fin dal 2014, quando ero candidata sindaco.
Un progetto che valorizzi il nostro territorio, la nostra storia ed identità, le nostre radici nelle quali tutti i cittadini possono riconoscersi.
Mi prendo personalmente l’impegno – concludeva la Trenta – in qualità di candidata consigliere alla Regione Umbria, di portare avanti questo progetto per Terni qualora dovessi risultare eletta nella coalizione per Vincenzo Bianconi Presidente.”
Patrizia Braghiroli ha risposto nel merito, alle questioni sollevate dalla Trenta, attaccandola direttamente, pur non nominandola: Mi fa specie – ha scritto – che qualcuno del M5Stelle si faccia avanti sulla situazione del Teatro Verdi dopo un anno e mezzo di assenza, tra l’altro senza avere alcuna competenza artistica, né tecnica. Il Verdi non ha mai avuto la giusta attenzione, per questo dopo 11 anni non abbiamo ancora il nostro Teatro!
Oggi abbiamo una bozza di progetto architettonico mai avuto finora, richiesto a gran voce a questa amministrazione da tutti i gruppi consiglieri che hanno approvato tempo fa all’unanimità un atto di indirizzo della prima commissione Consiliare che riporta tra i punti del dispositivo proprio la redazione del progetto preliminare.
Ho fiducia negli architetti del Comune di Terni, nell’Amministrazione Comunale che ha risposto prontamente alle richieste dei consiglieri. Nel rispetto dei vincoli esistenti e delle richieste non trattabili della Soprintendenza – aggiunge la Braghiroli – verrà prodotto un primo progetto, oggi abbiamo solo una bozza, che successivamente potrà essere revisionato o migliorato se necessario, perché no anche attraverso un concorso di idee o comunque in fase di progettazione esecutiva.
La città ha bisogno di un teatro. Il Verdi deve essere riconsegnato alla cittadinanza. Sono stufa di vedere un relitto al centro della nostra città. I cittadini sono stanchi dell’inerzia di anni di amministrazione Pd.
Non permetterò a nessuno – avverte la consigliera M5s Braghiroli – , tanto meno a chi non ha le competenze per farlo, di giudicare inadeguato e scadente un progetto che di fatto ancora non è definito in tutte le sue parti. Mi impegnerò anche a dare il mio contributo tecnico all’Amministrazione nell’ambito di questo processo virtuoso finalmente iniziato e che aspettavamo da anni, qualora il mio apporto sia richiesto, nello spirito di collaborazione che mi ha sempre distinto in tutti questi anni. Confido in ultimo nel confronto con il mio gruppo consigliare con il quale abbiamo sempre affrontato ogni difficoltà e ogni sfida non in ultimo il restauro e la riqualificazione del Teatro Verdi al fine di agire sempre e comunque per il bene della nostra città.”
Ma il nodo è tutto politico. Non può sfuggire, infatti, una stilettata al veleno che la Braghiroli riserva al suo Movimento. “Il Verdi – scrive – non ha mai avuto la giusta attenzione, per questo dopo 11 anni non abbiamo ancora il nostro Teatro! Nessuna attenzione proprio dall’amministrazione Pd che sono coloro i quali oggi vengono appoggiati proprio dal movimento 5 Stelle con il “patto civico” che di civico invece non ha nulla. Un agire in proprio senza alcun tipo di confronto con chi non ha mai smesso di servire la città. Ma evidentemente ora che ci sono poltrone a disposizione ci si permette di giudicare un lavoro ed un’attenzione all’argomento che non ha mai avuto pausa.”
Senza contare che qualche riga sopra la stessa Braghiroli aveva ammesso di avere “fiducia nell’amministrazione comunale.”