Discussione molto accesa oggi pomeriggio in consiglio comunale dopo la presentazione da parte delle opposizioni di un atto di indirizzo sulla TARIC, atto illustrato dal consigliere Luca Simonetti del Movimento5 Stelle attraverso il quale si chiedeva al sindaco, alla giunta e al consiglio comunale di bloccarne gli aumenti prospettati da ASM. L’atto è stato rinviato in commissione.
L’ATTO DI INDIRIZZO PROPOSTO
“Dopo l’istituzione della tariffa corrispettiva , premesso che Terni è ai primi posti per l’aumento della tassa sui rifiuti , aggiunto che come opposizioni avevamo consigliato di posticipare di un anno l’avvio della tariffa corrispettiva e considerato che la pioggia di ricorsi può esporre l’ente (comune) e la sua controllata (ASM) a danni economici, chiediamo con questo atto che il consiglio comunale, il sindaco e la giunta si impegnino a bloccare gli aumenti della Taric in attesa di aver provveduto a migliorare la modalità di raccolta porta a porta rendendo realmente misurabile le quantità di rifiuti indifferenziati prodotti”.
“E’ un atto di responsabilità nei confronti della città, farlo proprio – ha aggiunto il consigliere Simonetti – a prescindere da quelli che saranno i cavilli che si andranno a cercare in questo documento”.
Sull’atto sono intervenuti i consiglieri Paola Pincardini (Fratelli d’Italia), Alessandro Gentiletti (Senso Civico), Emanuele Fiorini (Misto), Valentina Pococacio (5 Stelle) che ha chiesto di prolungare i lavori del consiglio comunale fino alla votazione di questo atto. Proposta che è stata approvata all’unanimità dal consiglio comunale. Quindi è intervenuto anche il consigliere del Misto, Valdimiro Orsini. Nel suo intervenuto la consigliera di Forza Italia Lucia Dominici ha chiesto di rinviare l’atto presentato dalle opposizioni in commissione. Proposta sostenuta dal consigliere di Terni Civica Michele Rossi, a nome della maggioranza. Contrario al rinvio in commissione, per l’opposizione, Federico Pasculli (5 Stelle).
Sulla questione è nata un’ulteriore polemica “sulla scorrettezza” adottata dalla maggioranza che è stata risolta dal presidente Francesco Ferranti : “il regolamento prevede che in qualunque momento della discussione si possa chiedere il rinvio in commissione quindi è una facoltà regolamentare, non c’è nulla di irregolare”.
Il Presidente ha altresì accolto la richiesta del consigliere Gentiletti di procedere alla votazione per appello nominale.
La proposta avanzata dalla Dominici per il rinvio dell’atto in commissione è stata accolta con 15 voti a favore e 11 contrari.