Valori di trielina molto più alti del limite consentito sono stati riscontrati nell’acqua potabile che esce dai rubinetti di via Narni, a Terni.
Lo si evince dai risultati delle analisi compiute ad ASM per conto della SII, risultati richiesti dal Movimenti 5 Stelle che, una volta ottenuti, li ha diffusi attraverso un comunicato stampa.
“I prelievi svolti nella rete idrica di Via Narni hanno riscontrato valori fino a 5 volte superiori al limite stabilito dalla legge per il consumo umano. La norma stabilisce che la somma di tetracloroetilene e tricloroetilene fornite attraverso una rete di distribuzione, nel punto in cui queste fuoriescono dai rubinetti, utilizzati per il consumo umano, non possa superare infatti i 10 microgrammi/litro.
Le precedenti analisi – scrive il Movimento 5 Stelle – erano state svolte il 27 novembre scorso e presentavano valori ampiamente sotto la soglia limite. Il 17 dicembre l’ASM, che svolge le analisi per conto del SII, ha svolto dei campionamenti “non programmati”, così come ci è stato riferito dai vertici del servizio idrico. Il valore riscontrato è stato di 35,7 μg/l. Le analisi ripetute il 22 dicembre hanno rilevato 39,8 μg/l e quelle svolte il 23 dicembre 51 μg/l. A quanto ci è stato riferito il 24 dicembre, data in cui ASM invia la nota al SII, sarebbero stati prontamente staccati i pozzi di captazione di San Martino e Mattatoio dall’approvvigionamento dell’acquedotto. I pozzi Mattatoio 1 e 2, infatti, attivati per sostenere la carenza idrica hanno raggiunto valori anche 13 volte superiori al limite di legge con 103 e 133,02 μg/l, riscontrati il 28 dicembre.”
“La questione – secondo il M5S – deve essere immediatamente calendarizzata nella commissione competente, la terza, con una richiesta d’audizione di tutti i soggetti interessati. È inaccettabile che ad oggi le istituzioni interessate non si siano mai messe intorno ad un tavolo per affrontare la questione della contaminazione da tetracloroetilene dell’acquifero della conca ternana.Il Sindaco e il Partito Democratico che hanno respinto la nostra richiesta di interdizione all’uso dei pozzi contaminati e la costruzione di nuovi pozzi privati, sottovalutando ampiamente la questione sono i primi responsabili di questa vicenda.”