La Terni vista dalle donne dovrebbe avere aree verdi curate e attrezzate per le bambine e i bambini, percorsi ciclabili e pedonali sicuri, collegamenti più semplici con le periferie, ci dovrebbe essere più illuminazione nelle strade e nei portoni di casa, si dovrebbero organizzare eventi e azioni nei quartieri per renderli più vivi e vivibili. È quanto emerge dalla mappatura della città di Terni elaborata dal Laboratorio di mappatura (Lab_Map) della Casa delle donne, che ha raccolto le segnalazioni di oltre 100 donne a seguito della diffusione di un questionario volto a ricostruire la percezione “al femminile” degli spazi urbani.
La mappatura, frutto del lavoro avviato nel febbraio 2018, è stata presentata nel corso di una giornata di studio organizzata alla Casa delle donne di Terni,dedicata alle ‘Pratiche e politiche urbane di genere: dalla partecipazione alla pianificazione urbana”, con l’intervento di Francesca Zajczyk, professoressa ordinaria di Sociologia urbana dell’Università di Milano-Bicocca. Al centro della sua relazione l’approccio gender mainstreaming, vale a dire il processo attraverso cui sono valutate tutte le implicazioni per le donne e per gli uomini di ogni azione progettata, in tutti i campi e a tutti i livelli, compresa l’attività legislativa, politica e di programmazione. A cominciare da quella di pianificazione dello sviluppo delle nostre città.
La presentazione della mappatura, si legge in una nota, non è un punto d’arrivo ma un punto di partenza per progettare una serie di azioni nei quartieri, con il coinvolgimento dell’amministazione comunale e delle associazioni già attive sul territorio. Per costruire, con il concorso di tutte le forze attive di Terni, una città più bella, vivibile e partecipata, attenta alle diversità di genere e pluralista.